BRADANO

Enciclopedia Italiana (1930)

BRADANO (A. T., 27-28-29)

Elio Migliorini

È il più importante fiume della Basilicata, il 15° per bacino (kmq. 2735; fra il Tagliamento e l'Ofanto) e il 20° per lunghezza (km. 118; come il Sangro e il Bacchiglione) tra i fiumi d'Italia. Ha una portata media di 20 mc. al secondo, da un minimo di 0 nella stagione asciutta a un massimo di 2000 mc. durante le piene, nelle quali porta grandi quantità di detriti. Pendenza del 6,59 per mille. Frequenti le frane.

Il fiume nasce col nome di Bradanello dal piccolo lago di Pesole (in gran parte prosciugato) alle falde della Serra Carriera (m. 1041); alcuni affluenti, brevi e rapidi, gli portano le acque della regione di spartiacque Basento-Sele-Ofanto, da Monte Sant'Angelo (m. 1126) a Monte Caruso (m. 1236). Nella parte più alta del bacino prevalgono le formazioni eoceniche, cui segue il Pliocene che occupa il resto del bacino fino al mare, presso il quale gli strati pliocenici sono coperti da deposizioni quaternarie. La valle è stretta fino a dove il fiume riceve la Fiumarella d'Acerenza (km. 24), si allarga fino a 300-800 m., quindi il Bradano riceve dalla sinistra le gravine di Gravina (km. 35) e il Basentello (km. 51), correndo piuttosto incassato. Nell'ultimo tratto, che ha subito grandi trasformazioni, sia per eventi naturali (nel 1243 il fiume cambiò percorso avvicinandosi alle rovine di Metaponto), sia per opera dell'uomo (bonifiche), il Bradano serpeggia nella zona alluvionale sboccando in mare senza interrompere l'andamento delle coste basse e uniformi.

Bibl.: Carta idrogr. d'Italia. Corsi d'acqua dell'Appennino merid. e dell'Antiappen. Adriatico a sud del Sele e del Sangro, Roma 1906, pp. 331-38.

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