BRIGNOLE SALE, Anton Giulio

Enciclopedia Italiana (1930)

BRIGNOLE SALE, Anton Giulio

Gustavo Balsamo Crivelli

Letterato, nato a Genova nel 1605, figlio del doge Giovanni Francesco (1635-1636). Inclinato alla poesia, risentì da vicino l'influenza del Cebà e del Chiabrera; ma tuttavia riuscì a darci qualche originale e vivace pittura di luoghi, di scene, di caratteri umani. Tali sono, p. es., alcune figure di donne nelle Instabilità dell'ingegno (Bologna 1635 e, con varianti, Venezia 1641, 1652) e certe macchiette, di damerini, di predicatori, di signori, di accademici, finemente delineate negli scritti satirici (Tacito abburattato, Venezia 1636; Il satirico innocente, Genova 1648, ecc.). Ascritto all'Accademia degli Addormentati, vi svolse la maggior parte della sua attività, della quale sono documento, componimenti d'edificazione religiosa, vite di santi atteggiate a novelle, commedie, un romanzo morale, La historia spagnola (Genova 1640-1641) e Panegirici sacri (Genova 1652). Seguace dapprima della maniera secentesca, se ne allontanò, criticandola, nell'età più matura. Partecipò con zelo alla vita politica del suo tempo; nel 1643 fu inviato ambasciatore a Filippo IV di Spagna, e nel '48 nominato senatore. Nel '49, essendogli morta l'anno avanti la moglie, Paola Adorno, entrò sacerdote fra i missionarî urbani; nel '52, fra i gesuiti. Morì nel 1665.

Bibl.: G. M. Visconte, Alcune memorie delle virtù del Padre A. G. Brignole, ecc., Milano 1666; M. A. Brignole Sale, Vita di A.G. Brignole Sale, in Elogi dei Liguri illustri raccolti dal Grillo, Genova 1846, I, p. 227; M. De Marinis, A. G. Brignole Sale e i suoi tempi, Genova 1914; cfr. a. Belloni, in Giorn. stor. d. letteratura ital., LXV (1915), p. 137.

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