VISENTINI, Bruno

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1995)

VISENTINI, Bruno

Giovanni Gay

Uomo politico, nato a Treviso il 1° agosto 1914, morto a Roma il 13 febbraio 1995. Laureatosi in giurisprudenza, ottenne la libera docenza di Diritto commerciale e intraprese la libera professione di avvocato. Partecipò nel 1942 alla fondazione del Partito d'Azione e prese parte alla Resistenza. Nel 1945-46 fu membro della Consulta nazionale e nel 1947, quando il Partito d'Azione si sciolse, entrò nel Partito repubblicano. Fu vicepresidente dell'IRI dal 1950 al 1972 e della Confindustria nel 1974. Dal 1964 al 1974 e dal 1979 al 1983 fu presidente della Olivetti. Nel 1972 fu eletto per la prima volta deputato nelle liste del PRI e sempre confermato al Parlamento per lo stesso partito fino alle elezioni dell'aprile 1992. È stato ministro delle Finanze dal 1974 al 1976 e del Bilancio nel 1979, anno in cui, alla morte di U. La Malfa, fu nominato presidente del PRI, carica che ha mantenuto fino al 1992. Nel 1979 e poi di nuovo nel 1989 fu eletto deputato al Parlamento europeo. Fu di nuovo ministro delle Finanze nel primo e secondo governo Craxi, dal 1983 al 1987. Nel marzo 1994 fu eletto senatore per Alleanza democratica nel raggruppamento dei Progressisti. Nel settembre dello stesso anno si dimise dal PRI.

L'aspetto più importante della vicenda politica di V. è legato al tentativo d'introdurre in Italia un sistema fiscale più moderno e più vicino a quello degli altri paesi europei. In questa direzione introdusse, alla metà degli anni Settanta, il principio dell'autoliquidazione delle imposte, per cui il contribuente ha l'obbligo di calcolare e versare le imposte, mentre agli uffici tributari spetta un mero compito di controllo. Ancora all'opera di V. risale il decreto legge del 1986, con il quale fu introdotta la norma che prevede la ritenuta del 12,5% sui titoli di stato. Sempre del 1986 è una legge, conosciuta come Visentini ter, che, nel tentativo di limitare l'evasione fiscale, introdusse un sistema di tassazione per le imprese minori e i professionisti su base forfettaria, riferito alla cifra d'affari determinabile anche per via induttiva.

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