Burgkmair ‹bùrk-›, Hans, il Vecchio. - Pittore e incisore (Augusta 1473 - ivi 1531). Dapprima allievo del padre Thoman (n. 1444 - Augusta 1523), nel 1498 si stabilì ad Augusta. All'influsso di M. Schongauer, si uniscono ricordi della pittura veneziana, di Dürer, di H. Holbein il Vecchio, già fin dalla sua prima opera datata (il S. Pietro ora nel Museo di Augusta, 1501). L'accento rinascimentale si fa più dichiarato nel grande polittico (Madonna e Santi) del 1507 nel Museo di Augusta, e, parallelamente, nelle xilografie di questo periodo, e in seguito nella Madonna del 1509 nel Museo di Norimberga. Dal 1510 lavorò a una serie di incisioni per l'imperatore Massimiliano (92 ritratti di antenati, 1512; 14 illustrazioni al Theuerdank, 1517, e 121 al Weisskunig, 1514-16, opere autobiografiche dell'imperatore, e per il suo Trionfo (1518), in cui si distacca dall'esempio italiano per una maniera più personale. Nel S. Giovanni a Patmo, 1518, e nella Crocifissione, 1519, della Pinacoteca di Monaco, le figure, di una serena ponderatezza, si fondono al vasto paesaggio, profondamente studiato; sono, queste due pitture tra le più alte dell'arte tedesca del tempo.
Pittore e incisore nato ad Augusta nel 1473; ivi morto nel 1531. Figlio del pittore Thoman BURGKMAIR, Hans, il Vecchio e forse avviato da lui; sembra che verso il 1490 si formasse meglio nella bottega dello Schongauer. Nel 1498 fu accolto dalla corporazione dei pittori di Augusta, dove poi sempre lavorò, ...
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto frequente come sinon....
vécchio s. m. [lat. vĭtŭlus «vitello», vĭtŭlus marinus «foca»]. – Vitello, solo nella locuz. ant. vecchio marino, la foca: I capidogli coi vécchi marini Vengon turbati dal lor pigro sonno (Ariosto); e con inversione poet.: Il marin vecchio fuor dell’acqua...