Cachessia

Universo del Corpo (1999)

Cachessia

Giancarlo Urbinati

Cachessia è parola di origine greca (da κακός, "cattivo", ed ἕξις, "costituzione, condizione") che indica uno stato patologico caratterizzato da una compromissione grave delle condizioni generali e da un'estrema magrezza, conseguenze di una prolungata denutrizione o di malattie croniche esaurienti di varia natura. La cachessia può avere un'origine esogena o endogena. La più tipica forma esogena è la cachessia acuta da malnutrizione, in cui un grave dimagramento segue un digiuno assoluto di lunga durata; la morte può sopravvenire quando il calo ponderale è di entità tale da raggiungere il 40% del peso normale. I sintomi e i segni sono rappresentati da sete intensa, oliguria, acetonuria, anemia, riduzione dei livelli ematici di glucosio, azoto ureico e colesterolo, diminuzione della temperatura corporea o febbricola, abbassamento del metabolismo basale e del quoziente respiratorio, scomparsa del tessuto adiposo sottocutaneo, ipotrofia e ipotonia muscolari, emaciazione dei tratti del viso, edemi carenziali, dispnea da sforzo, apatia, decubiti. Uno stato cachettico può essere però anche il risultato di malattie croniche infettive (tubercolosi, AIDS, amebiasi ecc.) o parassitarie (elmintiasi, malaria), di intossicazioni croniche di natura esogena o endogena, di neoplasie maligne, di endocrinopatie mono- o plurighiandolari (cachessia strumipriva, o mixedematosa, come nel cretinismo endemico da insufficienza tiroidea grave; cachessia addisoniana da iposurrenalismo; cachessia paratiroidea da osteite fibrocistica di Recklinghausen; cachessia diencefalo-ipofisaria, o panpituitarismo anteriore, configurante il quadro della malattia di Simmonds), di situazioni di anossiemia marcata e protratta (come nelle malattie cianotizzanti gravi, in cui i muscoli possono essere ridotti alla sola porzione tendinea e gli arti appaiono scheletrici, con pelle e ossa profondamente alterate da turbe trofiche), di un'arteriosclerosi generalizzata. Una forma abbastanza diffusa è quella che colpisce soggetti molto anziani, al di fuori di qualsiasi affezione manifesta, e si traduce unicamente in un'atrofia senile di tutti gli organi (cachessia senile). Altre particolari eziologie sono quelle rachitica, scorbutica, pellagrosa, mercuriale, saturnina, puerperale, uremica, ma le corrispondenti forme di cachessia, assai diffuse in passato, sono oggi, almeno nei paesi sviluppati, molto rare, per le migliorate condizioni igieniche generali e di nutrizione della popolazione, e per le accresciute possibilità terapeutiche. Nell'ambito delle cachessie cosiddette neurogene o psicogene possono essere inquadrate le forme estreme di anoressia nervosa (v. anoressia).

bibliografia

l.l. moldaver, f.r. sattler, Human immunodeficiency virus-associated wasting and mechanism of cachexia associated with inflammation, "Seminars in Oncology", 1998, 25, suppl. 1, pp. 73-81.

m. puccio, l. nathanson, The cancer cachexia syndrome, "Seminars in Oncology", 1997, 24, pp. 277-87.

a. young, Ageing and physiological functions, "Philosophical Transactions, Series B: Biological Sciences", 1997, pp. 1837-43.

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