Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA)

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA)

Andrea Menini

Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA)  Ente  autonomo di diritto pubblico (l. 580/1993) che, sulla base del principio di sussidiarietà (come da quadro normativo di riferimento; ➔ sussidarietà, principio di p), svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell’ambito delle economie locali.

L’attività

Nell’ambito del proprio territorio provinciale di competenza, ciascuna C. svolge non solo un lavoro di supporto e promozione, ma ha anche compiti specifici che le vengono delegati dallo Stato, dalle Regioni e da convenzioni internazionali. Le C. hanno funzioni:

• di semplificazione, per facilitare i rapporti tra imprese e pubblica amministrazione (dal 1° aprile 2010, attraverso la procedura telematica unificata ComUnica, è possibile aprire, modificare o chiudere un’impresa direttamente on-line, assolvendo agli obblighi di legge verso le C. di C., l’INPS, l’INAIL e l’Agenzia delle entrate);

• di garanzia dell’efficiente funzionamento dei mercati, nel rispetto della legalità, gestendo numerose anagrafi pubbliche a carattere economico-amministrativo (tutte le imprese operanti sul territorio italiano sono tenute a iscriversi al Registro delle imprese);

• di giustizia alternativa, attraverso i servizi di conciliazione e arbitrato;

• di regolazione del mercato, predisponendo ‘contratti tipo’ a tutela dei consumatori e vigilando sugli strumenti di peso e misura;

• di promozione delle economie locali a livello di tutela ambientale, credito e finanza, certificazione della qualità, creazione di nuove aziende, di responsabilità sociale d’impresa, di sviluppo turistico, di reti di imprese e di imprenditoria femminile;

• di internazionalizzazione con attività di promozione ed espletamento delle formalità;

• di promozione dell’innovazione;

• di investimento in infrastrutture;

• di formazione;

• di orientamento al mercato del lavoro;

• di analisi dei sistemi locali attraverso le gestioni di osservatori.

Il sistema camerale

Le C. mantengono una fitta rete di rapporti con organismi che affiancano istituzioni, enti e associazioni per garantire una crescita equilibrata dell’economia. In Italia, il sistema camerale è rappresentato dall’Unione italiana delle Camere di commercio industria e artigianato (➔ Unioncamere), che promuove, realizza e gestisce servizi e attività di interesse per tutta la rete camerale. Al suo fianco sono le strutture nazionali del sistema, in grado di offrire servizi tecnici e professionali alle aziende a alle stesse C. nei più diversi campi: l’informatizzazione (InfoCamere); la formazione (Istituto G. Tagliacarne); l’internazionalizzazione (Assocamerestero, Mondimpresa); la promozione (Assonautica; BMTI Borsa Merci Telematica Italiana; Agroqualità; Unionfiliere, che riunisce Assicor e ITF, Italian Textile Fashion); i servizi integrati (Retecamere); le infrastrutture (Uniontrasporti, Tecno Holding); l’ambiente (Ecocerved); l’innovazione (Dintec); e il turismo (ISNART, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche).

La rete del sistema camerale

È costituita da 105 C. di C., una unione italiana, 19 unioni regionali, 16 società di sistema, 66 C. arbitrali, 103 C. di conciliazione, 21 laboratori chimico-merceologici, 38 borse merci e sale di contrattazione, 146 sedi distaccate per l’erogazione di servizi sul territorio, 144 aziende speciali per la gestione di servizi promozionali e le infrastrutture, 607 partecipazioni con altri soggetti pubblici e privati in infrastrutture, 9 centri per il commercio estero, 65 eurosportelli, 74 C. di C. italiane all’estero, 32 C. di C. italo-estere.

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