CAMILLA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1959)

CAMILLA (Camīlla)

L. Rocchetti

Figlia di Metabo, re della città volsca di Priverno. Quando Metabo fu cacciato dalla città dai suoi nemici, portò con sé nella fuga la piccola e giunto presso le rive dell'Amaseno, dopo averla votata a Diana, la lanciò con una fionda al di là della corrente che egli stesso poi passò a nuoto; salvatisi entrambi vissero poi nella solitudine dei boschi. La fanciulla dedicò la sua vita a Diana e visse di caccia finché, venuta a conoscenza dell'arrivo di Enea e della guerra con Turno, mosse alla testa dei Volsci per portare aiuto al re dei Rutuli; durante la guerra trovò la morte in battaglia (Verg., Aen., vii, 803; ix, 498, 648, 759, 838). Il Brunn ritenne di poter identificare C. nella figura in atto di cadere che compare nella cosiddetta Cista di Enea, di quasi due secoli precedente la narrazione virgiliana.

Bibl.: H. Brunn, Ann. Inst., 1864, p. 304; Mon. Inst., VIII, 7, 8.

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