Morìgia, Camillo. - Architetto (Ravenna1743 - ivi 1795). La sua opera più nota è il sepolcro di Dante a Ravenna (1780). Eresse anche, sempre a Ravenna, la facciata di S. Maria in Porto e l'edificio dell'Orologio nella piazza maggiore; è inoltre autore della facciata di S. Agostino a Piacenza, e di quella del duomo di Urbino, poi finita da G. Valadier. Precorse il classicismo ottocentesco.
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 76 (2012)
MORIGIA (Morigi), Camillo. – Ultimo discendente della famiglia Morigi o Morigia, nacque a Ravenna il 4 settembre 1743 dal conte Giovan Battista e da Laura Monaldini, anch’ella di antica nobiltà (Pirazzoli - Fabbri, 1976, pp. 99, 101).
Allievo dello zio Dionigi Monaldini, come questi si dedicò presto ...
Architetto ravennate (1743-1795); sotto il pontificato di Pio VI e per iniziativa del cardinale L. Valenti Gonzaga, costruì il tempietto della tomba di D. (1780), che è, tra le sue opere, la più celebre ma non certo la migliore (vanno ricordate invece la facciata di S. Maria in Porto a Ravenna, e quella ...
Architetto, nato in Ravenna il 14 settembre 1743, morto ivi il 16 gennaio 1795. S'occupò anche di agrimensura e d'idraulica, determinando i confini tra lo Stato Pontificio e la Toscana, studiando il deflusso delle acque di Ravenna, e altro. Come architetto esordì verso il 1771 con la chiesetta di S. ...
camillo s. m. (f. -a) [dal lat. camillus, f. -a, di etimo incerto]. – Antico termine del rituale latino pagano con cui si designavano i fanciulli, liberi di nascita, che assistevano i sacerdoti (spec. i flàmini) nei sacrifici.