Camminata

Enciclopedia Dantesca (1970)

camminata

Andrea Mariani

In If XXXIV 97 Non era camminata di palagio / la 'v'eravam, ma natural burella / ch'avea mal suolo e di lume disagio, il vocabolo vale " sala con camino ", " sala spaziosa e luminosa " (Momigliano), " la grande sala di ricevimento dei palazzi signorili " (Fallani); si confronti il Buti: " i signori usano di chiamare le loro sale caminate, massimamente in Lombardia; e questo dice, perché le sale de' palagi de' signori sogliono essere ben piane e ben luminose, e quivi era lo spazzo diseguale et aspro, et eravi grande oscurità "; e si vedano anche Tesoretto 1308 e Decameron II 2 28. Efficace la contrapposizione fra camminata e burella (v.), che è vocabolo fiorentino, e indica un vano assai angusto, di solito un sotterraneo adibito a cantina o a prigione.

Per la variante caminata v. Petrocchi, ad l.