Cantaridina

Dizionario di Medicina (2010)

cantaridina


Sostanza solida cristallina contenuta (circa 1%) in numerosi insetti dai quali viene estratta, dopo che sono stati uccisi ed essiccati. L’avvelenamento da c. (usata in passato come afrodisiaco) si manifesta con nausea, vomito, contrazioni tonico-cloniche, priapismo e, come fenomeno tardivo, lesioni renali. È possibile un trattamento topico efficace per il mollusco contagioso (malattia virale della cute), soprattutto in età pediatrica.