CANTEMIR

Enciclopedia Italiana (1930)

CANTEMIR

Nicola Iorga

. Questa famiglia, che divenne una dinastia principesca moldava, era una stirpe - d'origine tartara - di piccoli proprietarî, presso che contadini, sulla sponda destra del Prut, nel distretto di Fălciu. Il fondatore della potenza della famiglia, fu Costantino C., vissuto nel sec. XVII, il cui nome, del resto, ci richiama quello di un celebre capo dei Tartari, ribelle contro la Porta Ottomana, che signoreggiava nel principio del sec. XVII in quella stessa regione. Entrato al servizio dei Polacchi, giunse agli alti gradi della gerarchia militare, poi passò al servizio dei principi di Valacchia e di Moldavia, segnalandosi a tal grado per valore guerresco e abilità, che nel giugno 1685 fu creato dal generalissimo turco contro la Polonia principe di Moldavia, al posto di Demetrio Cantacuzeno.

Il compito del nuovo principe era quello di collaborare coi Turchi alla difesa delle frontiere moldave: e la vittoria di Boian, poi, verso la fine della vita di Costantino, l'assedio di Soroca in Bessarabia, mostrarono che i calcoli del "seraschero" non erano sbagliati. Ma sotto questo regno, che durò fino nel marzo 1693, due volte la Moldavia fu invasa dal re Giovanni Sobieski. E la prima volta con l'occupazione della capitale moldava, abbandonata dal principe Costantino, Giovanni poté cantare a JaŞi versi di vituperio contro il fuggiasco (1686): mentre il principe, ritiratosi per raggiungere l'esercito del suo padrone e re, finiva col perdersi nelle aride pianure al disopra delle foci danubiane. La seconda volta, nel 1691, l'invasione polacca si limitò invece ad impadronirsi delle borgate e dei chiostri verso i Carpazî.

Costantino, che non apprese mai a firmare con le proprie mani, diede nondimeno un'educazione poco comune in quell'epoca ai suoi figli, Demetrio, che fu uno dei più grandi eruditi del principio del sec. XVIII (v. qui sotto), e Antioco, che portava un nome tratto dal romanzo favoloso di Alessandro il Grande e che diventò anch'esso principe di Moldavia nel dicembre 1695, mentre continuava la guerra devastatrice ai confini del principato. Egli si mostrò presso che aperto amico dei Polacchi. Deposto dopo la pace di Carlowitz (1699), per essere sostituito dal nemico della sua casa, Costantino Duca, ritornò nel febbraio 1708 per soli due anni. Passò poi a Costantinopoli, per offrirsi poi allo zar che tratteneva come fuggiasco il fratello di lui Demetrio, ma morì povero e derelitto. Mentre il figlio di Demetrio, Antioco, diventava uno dei creatori della letteratura russa, i figli del primo Antioco, ufficiali russi, cercarono, senza riuscirvi, d'imporsi nel principato durante la guerra contro i Turchi scoppiata nel 1738. Finirono per collocarsi definitivamente nell'impero del loro protettore, dove la stirpe maschile dei C. si spense nello stesso secolo.

Bibl.: D. Cantemir, Vita Constantini Cantemirii, nell'ed. delle Opere di Demetrio pubbl. dall'Accademia Romena.

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