Capitalizzazione

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Processo per cui il risparmio si trasforma in capitale e quindi una quota dei beni prodotti nel flusso annuale del prodotto interno lordo è destinata a impieghi produttivi per creare flussi di beni futuri. In finanza, l’operazione finanziaria con la quale gli interessi maturati su un capitale sono aggiunti al capitale medesimo (capitalizzati) perché fruttino ulteriori interessi in futuro, ovvero semplicemente per calcolare il credito o debito complessivo (montante). L’interesse capitalizzato per generare nuovo interesse si dice composto (➔ interesse). La c. è discontinua o discreta se il periodo di c. è un intervallo finito (anno, semestre, mese ecc.), continua se l’intervallo di c. è infinitesimo (un istante).

La c. del reddito (rendita perpetua annua) è l’operazione matematica che si compie per determinare l’ammontare di un capitale, dividendo il reddito che il capitale produce per un saggio d’interesse. Nei sistemi pensionistici, il  principio di c. indica il metodo di calcolo delle prestazioni nei fondi di pensione, che le rapporta al rendimento del capitale investito versando i contributi nel corso della vita lavorativa. Nei bilanci delle imprese bancarie è detto indice di c. il rapporto tra capitale proprio e debiti verso i clienti. L’indice di c. è importante indicatore della solidità economica di un’impresa bancaria e può essere oggetto di regolazione pubblica (➔ banca).

Per c. (o consolidamento o ammortamento) di un’imposta s’intende il fenomeno per il quale l’introduzione o l’aumento di un’imposta sul reddito di un terreno o di un fabbricato determina la diminuzione del loro valore patrimoniale, cioè del loro prezzo di mercato. La quota teorica di capitale che, per effetto dell’imposta, è sottratta al godimento del contribuente, si ricava dividendo la percentuale del reddito del bene patrimoniale assorbita dall’imposta per il saggio d’interesse corrente. La c. dell’imposta è a carico dei proprietari al momento dell’introduzione dell’imposta. Coloro che diventano proprietari in seguito, pur continuando a pagare l’imposta, non possono dire di sentirne il peso, perché il bene è stato da loro acquistato a prezzo ridotto appunto per la capitalizzazione.

Contratto di c. È il contratto con cui un’impresa di assicurazione si impegna a pagare al contraente, decorso un determinato numero di anni (non meno di cinque), una somma di denaro (o un equivalente in titoli o altri beni) come corrispettivo dei versamenti (o dei premi o dei conferimenti unici o periodici) effettuati in denaro o mediante trasferimenti di altre attività. Diffuso soprattutto per esigenze di previdenza integrativa, per alcuni elementi finanziari – presenza di un rischio assicurativo, da cui deriva la riserva alle imprese assicuratrici, e meccanismi di copertura per rischi di investimento di lunga durata – si può accomunare all’assicurazione sulla vita, da cui però si differenzia per il fatto che la prestazione dell’assicuratore non dipende dal verificarsi di eventi attinenti alla vita dell’assicurato.

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