CARDIOIPERTROFIA o Ipertrofia del cuore

Enciclopedia Italiana (1930)

CARDIOIPERTROFIA o Ipertrofia del cuore (dal gr. καεσία "cuore", ὑπέρ "oltre" e τρέϕω "nutro")

Pietro Castellino

Per cardioipertrofia s'intende un aumento della massa della carne del cuore, dovuto tanto a un aumento di volume delle singole fibrocellule muscolari, quanto a un aumento numerico vero e proprio di esse. Lo spessore della parete, specialmente di quella del ventricolo sinistro, è di molto maggiore dello spessore medio normale, mentre la capacità delle cavità cardiache resta nei limiti, di rado cresce proporzionatamente, più di rado ancora è diminuita. Nei casi di cardioipertrofia molto grave, il volume del cuore cresce molto e si parla in tali casi di cor bovinum. Una forma primaria d'ipertrofia, senza cause morbose apparenti, è la ipertrofia degli adolescenti di Strümpell e di Mackenzie, analoga alla ipertrofia di crescenza di Sée, e a quella denominata da Schrötter ipertrofia idiopatica costituzionale, che hanno, in fondo, tutte una condizione determinante comune; un'altra forma è la idiopatica frequente specialmente in coloro che fanno abuso di vino e di birra, per cui si parla di cuore da vino o cuore da birra. Le ipertrofie più comuni sono quelle consecutive a gradi e continui sforzi muscolari (cuore degli atleti), a vizî cardiaci, a malattie dei vasi, come l'arteriosclerosi e la sifilide, a malattie dei polmoni, della pleura e del pericardio, a malattie dei reni, alla pletora, a veleni alimentari, alla gravidanza. Quasi sempre l'ipertrofia prelude all'insufficienza cardiaca e allo scompenso.

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