Djerassi, Carl

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Chimico statunitense (Vienna 1923 - San Francisco 2015). È autore di numerose e importanti ricerche di chimica organica (analisi conformazionale di steroidi, sintesi del cortisone da materie prime vegetali, struttura dei triterpenoidi pentaciclici, degli alcaloidi indolici e di antibiotici di origine naturale). Di particolare interesse le sue ricerche sui contraccettivi ormonali. Ha sviluppato anche insetticidi ormonali che si sono rivelati efficaci contro molti insetti senza risultare dannosi per i raccolti e per l'ambiente naturale (essendo biodegradabili). Tra i primi ad applicare la dispersione rotatoria della luce e il dicroismo circolare nella analisi chimica strutturale.

Vita

Dopo l'inizio della seconda guerra mondiale emigrò negli Stati Uniti, dove conseguì il PhD in Chimica organica (1945) all'università del Wisconsin. Lavorò alla CIBA dove rimase fino al 1949, quando divenne direttore associato alle ricerche alla Syntex di Città di Messico, di cui fu nominato nel 1957 vice presidente per le ricerche. Ha insegnato chimica alla Wayne University (dal 1952) e e poi alla Stanford University (dal 1959, emerito dal 2002); membro onorario della Royal Society.

Opere

Fra le opere di carattere prettamente scientifico: Optical rotatory dispersion application to organic chemistry (1960), Mass spectrometry of organic compounds (1967), The politics of contraception (2 voll., 1979; trad. it. 1982). Dal 1986 ha iniziato a scrivere racconti e poesie per riviste letterarie, pubblicandone, nel 1988, una raccolta dal titolo The futurist and other stories. Tra le sue opere a carattere fantascientifico, invece, si ricordano Cantor's dilemma (1989), The Bourbaki gambit (1994), Menachem's seed (1996) e NO (1998). A partire dal 1997, l'interesse per la divulgazione scientifica ha spinto D. a cimentarsi con il teatro, per il quale ha scritto una trilogia: con An immaculate misconception: sex in an age of mechanical reproduction (2000), Oxygen (con R. Hoffmann, 2001) e Calculus (2003) il palcoscenico diventa un mezzo attraverso il quale chiarire e approfondire la scienza. Ancora per il teatro ha scritto Ego (2004), la sua prima rappresentazione senza la componente scientifica, e Phallstricke. Tabus (2006).

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