Carlismo

Dizionario di Storia (2010)

carlismo


Movimento politico spagnolo conservatore che riunì i partigiani di don Carlos di Spagna, il quale, rifiutando di accettare l’abrogazione della legge salica operata dal fratello Ferdinando VII, si proclamò nel 1833 re di Spagna e provocò così la prima guerra carlista contro la nuova regina Isabella II e la reggente Maria Cristina. Cominciata nel 1833, la guerra, svoltasi con dirette interferenze nella politica europea (quadruplice alleanza, del 1834) e in connessione con l’analogo tentativo di don Miguel in Portogallo, ebbe fine con la Convenzione di Vergara (31 ag. 1839), che segnò la sconfitta dei carlisti, fautori dell’assolutismo monarchico più intransigente e di una stretta collaborazione con la Chiesa cattolica, da parte dei costituzionali di Maria Cristina. Nuovi tentativi carlisti si ebbero tuttavia nel 1846-48 sotto il nuovo pretendente Carlos conte di Montemolín e nel 1854 con il pronunciamento del capo militare delle Baleari. L’avvento di Amedeo di Savoia sul trono di Spagna determinò lo scoppio della seconda guerra carlista: proclamatosi re di Spagna (apr. 1872), don Carlos junior mise a fuoco tutto il Nord della Spagna, continuando a combattere anche dopo l’avvento di Alfonso XII; ma le battaglie di Somorrostro (26-28 marzo 1874) e di Treviño (7 lug. 1875) debellarono per sempre la forza militare dei carlisti. Sempre più in declino nel periodo successivo, la linea diretta dei pretendenti carlisti si è spenta con don Jaime (1870-1931), che poco prima di morire aveva rinunciato, dinanzi ad Alfonso XIII, a ogni pretesa sulla corona spagnola. Tuttavia, carlisti intransigenti, raggruppati nella Comunión tradicionalista, riconobbero come loro capo il fratello del pretendente Carlo VII, Alfonso Carlo di Borbone-Parma. Alla morte di Alfonso Carlo (1936), capo del movimento carlista fu riconosciuto suo figlio Saverio (1889-1977), cui sarebbe dovuto succedere come pretendente al trono di Spagna il figlio Carlos Ugo (n. 1930). Entrambi furono espulsi dalla Spagna nel 1968. Peraltro un settore minoritario del movimento carlista aveva designato nel 1960 quale pretendente un figlio di Alfonso XIII, Giovanni, conte di Barcellona, cui il generale Franco (1969) preferì il figlio Giovanni Carlo, salito al trono nel 1975.

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