MARINO (Marini), Carlo Antonio. – Nacque a Bergamo, dove fu battezzato il 10 sett. 1670 nella parrocchia di S. Salvatore, da Isabella e Giuseppe (Bergamo, Arch. della Curia vescovile, S. Salvatore, Atti di nascita, Nati e battezzati dal 1592 al 1670, alla data). Il M., primogenito di una famiglia originaria di Clusone, ebbe probabilmente la prima formazione musicale dal padre, suonatore di viola, violoncello e contrabbasso.
Gran parte delle notizie biografiche sul M. provengono dall’Archivio della Misericordia Maggiore di Bergamo, confraternita cittadina da cui dipendeva la cappella musicale della basilica di S. Maria Maggiore, in cui per lunghi anni prestò servizio come violinista.
Eletto «chierico serviente» di S. Maria Maggiore, il M. fu poi cantore della cappella di questa basilica fino al 1684 quando, «obligato ad una longa cura a causa di una sua imperfettione», dovette lasciare questo posto; per tale motivo il padre supplicò i reggenti della Misericordia di sostituirlo con Giovanni Battista «altro mio figliolo […] quasi in età d’anni tredeci, habile […] esperto e gagliardo» (Bergamo, Civica Biblioteca Angelo Mai, Arch. della Misericordia Maggiore, Scritture [suppliche], vol. 1457, c. 358). Il 29 giugno 1686 il M. fu ingaggiato dalla Misericordia come secondo violino, «considerata la virtù […] nel sonare, che può farsi anco maggior per l’età, et applicatione dell’istesso», subentrando al violinista Giuseppe Venturino (ibid., Terminazioni, vol. 1287, c. 86).
Il M. continuò a servire la basilica come suonatore di violino in modo inappuntabile per diversi anni, sotto la direzione di tre diversi maestri di cappella, tanto che nelle solennità maggiori della chiesa poté esibirsi nel «sonare a voce sola» cioè da solista (ibid., Scritture [suppliche], vol. 1457, c. 703). Per tutto il tempo che rimase in servizio a S. Maria Maggiore, ottenne numerosi permessi per suonare nelle chiese di altre città o in alcuni teatri italiani d’opera.
Il 16 marzo 1700, «ritrovandosi in patria», il M. fu di nuovo riassunto in S. Maria Maggiore nel posto precedentemente tenuto, con un salario di 70 scudi all’anno, giacché il primo violino Bartolomeo Bernardi, assentatosi per andare ai teatri di Torino non era più ritornato in servizio (ibid., Terminazioni, vol. 1288, c. 138).
La documentazione archivistica inerente a pagamenti, spese, richieste di licenze e di aumenti di salario testimonia la presenza continuativa del M. nella cappella di S. Maria Maggiore fino al 1707. All’epoca ambiva alla carica di maestro di cappella di questa istituzione, dato che, per ben due volte, il suo nome è menzionato tra i concorrenti. Il 9 maggio 1712, allorché si trattò di rimpiazzare Francesco Ballarotti, il M. ottenne 5 voti a favore e 10 contro, risultando invece eletto il ferrarese Giovanni Battista Bassani. Nel 1717, morto Bassani, il M. figurava di nuovo tra gli aspiranti insieme con Francesco Quaglia e Giacomo Gozzini, che fu poi eletto. Tuttavia, a parte queste due ultime presenze documentate nell’Archivio della Misericordia Maggiore, è possibile che il M. non fosse più attivo a Bergamo dopo il 1707. Molto probabilmente si era trasferito a Crema, dove il 16 nov. 1709 un certo «Carlo Marini», violinista, era stato nominato maestro di cappella del duomo dal Consorzio del Ss. Sacramento (Firrincieli, p. 17).
Non si hanno notizie certe del M. dopo il 1717. L’Archivio del Duomo di Crema conserva l’atto di morte di un «Carolus Marini», in data 13 sett. 1735, all’età di 65 anni: tenendo conto del nome, del cognome e dell’età, è verosimile che possa trattarsi del M. (ibid., p. 18).
In manoscritto sono pervenuti tre concerti per violino (Manchester, Central Library, MS.580ct51), articolati in quattro movimenti nella struttura lento-veloce-lento-veloce, e una ciaccona per strumento a tastiera (Venezia, Biblioteca del Civico Museo Correr, Fondo manoscritti musicali, b. 77.6). Una sonata per viola (Vienna, Österreichische Nationalbibliothek, Mss., 63992-4°.361 Mus Ser), del 1708 circa, è in realtà la trasposizione, una dodicesima sotto all’originale, della sonata VI per violino dell’op. VIII. Si ha notizia inoltre di una composizione messa in musica dal M. per un’Accademia detta in lode del… F. Donada (Milano 1709).
È molto probabile che il violinista bergamasco Pietro Antonio Locatelli che, giovanissimo, era stato attivo presso la basilica di S. Maria Maggiore negli anni in cui vi figura anche il M., sia stato suo allievo (Dunning, 1983, p. 31).
Fonti e Bibl.: A. Geddo, Bergamo e la musica. Sintesi storica, biografica e critica, Bergamo 1958, pp. 110-113; C. Sartori, Bibl. della musica strumentale italiana stampata in Italia fino al 1700, Firenze 1968, pp. 543 s., 570, 618; R. Bowman, Musical information in the archives of the church of S. Maria Maggiore, Bergamo, 1649-1720, in Source materials and the interpretation of music…, a cura di I.D. Bent, London 1981, pp. 323-356; A. Dunning, Il virtuoso, il compositore e il suo tempo, Torino 1983, pp. 31, 497-501; P. Forcella, Musica e musicisti a Bergamo dalle origini ai contemporanei, Villa di Serio 1992, p. 39; P. Palermo, La musica nella basilica di S. Maria Maggiore a Bergamo dal 1657 al 1711. Studio archivistico, tesi di laurea, Università di Pavia, Scuola di paleogr. e filol. musicale di Cremona, a.a. 1994-95; Id., La musica nella basilica di S. Maria Maggiore a Bergamo all’epoca dell’infanzia di Locatelli, in Intorno a Locatelli. Studi in occasione del tricentenario della nascita di P.A. Locatelli (1695-1764), a cura di A. Dunning, Lucca 1995, pp. 653-792; A. Firrincieli, C.A. M. Vita, opere ed edizione degli opera omnia, tesi di laurea, Università di Pavia, Scuola di paleogr. e filol. musicale di Cremona, a.a. 2000-01; P. Palermo, L’attività della cappella musicale di S. Maria Maggiore dal 1657 al 1759 attraverso i documenti dell’Arch. della Misericordia Maggiore, in Mayr a S. Maria Maggiore 1802-2002. Atti del Convegno… 2002, a cura di L. Aragona - F. Bellotto - M. Eynard, Bergamo 2004, pp. 103-117; F.-J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, V, p. 457; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, VI, p. 335; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, II, p. 41; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, IV, p. 666; The New Grove Dict. of music and musicians, XV, pp. 864 s.; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, Personenteil, XI (2004), col. 1102; P. Palermo - G. Pecis Cavagna, La cappella musicale di S. Maria Maggiore a Bergamo dal 1657 al 1810 (in corso di stampa).