CARRÀ, Carlo

Enciclopedia Italiana (1931)

CARRÀ, Carlo

Arduino Colasanti

Pittore, critico d'arte, nato a Quargorento (Alessandria) l'11 febbraio 1881. Dopo essersi guadagnato per parecchi anni la vita come decoratore, entrò ventitreenne all'accademia di Brera, dove studiò pittura con Cesare Tallone. Licenziato con onore partecipò al movimento futurista sino all'anno 1915. Anche in quel battagliero periodo il suo istinto di pittore ebbe campo di manifestarsi nella vigoria del chiaroscuro e nella sinfonia dei rapporti cromatici, che raggiunse il maggior grado di solidità e vivacità nel quadro Galleria di Milano. L'esperienza futurista, nel suo esaltamento dei puri valori espressivi fuori della realtà formale, fu decisiva per l'orientamento del C., che non dimenticò più quell'astrazione plastica e coloristica la quale anche nella rappresentazione del mondo sensibile e dei suoi fenomeni si traduce in solidità di strutture e in ricchezza d'impasti, in preziose armonizzazioni di toni e di colori, in poetiche combinazioni di luci e di ombre. Alquanto schematico nella sua tendenza di sintetico rappresentatore di una realtà un po' eccezionale, il C. mira a un'arte sempre più umana e aperta alle voci della poesia universale. Dal 1909 partecipa assiduamente alle più importanti esposizioni d'Europa. Fra le sue opere ricordiamo: il Pino sul mare, la Camera incantata, Penelope, il Gentiluomo ubriaco, Cavalli, paesaggi, ecc. Ha collaborato a Lacerba, al Popolo d'Italia, ai Valori plȧstici, all'Ambrosiano e a numerosi altri giornali e riviste. Ha scritto, fra l'altro, monografie su Giotto (Roma 1924), su Fontanesi, Ranzoni, Derain, Boccioni, Schrimp.

Bibl.: A. Soffici, C. C., Milano 1928 (con la bibl. prec.); P. M. Bardi, C. e Soffici, Milano 1930.

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