Fruttèro, Carlo

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Scrittore italiano (Torino 1926 - Castiglione della Pescaia 2012); in coppia con F. Lucentini (v.) ha curato la pubblicazione di alcune importanti antologie di racconti fantastici. Da questa collaborazione è successivamente nata una serie di fortunate opere narrative, tra le quali vanno almeno ricordate: La donna della domenica (1972) e A che punto è la notte (1979), due romanzi gialli di grande respiro con cui l'ambizione non più soltanto artigianale degli autori ci ha consegnato la rappresentazione forse meglio riuscita delle drammatiche contraddizioni della Torino di quegli anni; Il palio delle contrade morte (1983); L'amante senza fissa dimora (1986); Enigma in luogo di mare (1991); Il signifcato dell'esistenza (1997); Viaggio di nozze al Louvre (2002). Al di fuori della collaborazione con Lucentini ha pubblicato inoltre Visibilità zero (1999); Donne informate sui fatti (2006); Ti trovo un po' pallida (2007); La creazione (2008); Mutandine di chiffon (2010); La Patria, bene o male (con M. Gramellini, 2010). Pubblicato postumo per volontà dello stesso scrittore, poco dopo la sua morte è stato stampato il componimento in versi La linea di minore resistenza (2012), sofferta allegoria delle fatiche del vivere, mentre nel 2013 la figlia Maria Carla ha pubblicato La mia vita con papà, ritratto privato dello scrittore, nel 2015 è stato edito Da una notte all'altra: passeggiando tra i libri in attesa dell'alba e nel 2018 la raccolta di scritti Il cretino è per sempre (con F. Lucentini). La produzione narrativa di F. e Lucentini è stata raccolta nel volume Opere di bottega (2 voll., 2019).

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