Matteucci, Carlo. - Chimico, fisiologo, fisico (Forlì1811 - Ardenza 1868). Tra il 1831 e il 1838 fu prof. di fisica a Bologna e poi a Ravenna e a Pisa; si occupò di elettrofisiologia e di elettrochimica, dimostrando tra l'altro, indipendentemente dalle note esperienze di M. Faraday, le leggi sull'elettrolisi e traendone deduzioni che, apprezzate dallo stesso Faraday, diedero a M., poco più che ventenne, fama europea; in partic., dai risultati dell'elettrolisi derivò corrette ipotesi sulla costituzione dei sali ossigenati. In seguito al dissesto di una fabbrica di colla e concimi da lui impiantata, fu costretto ad accettare la direzione della farmacia e del laboratorio dell'ospedale di Ravenna; riprese l'attività scientifica nel 1840, quando, su proposta di A. von Humboldt, il granduca di Toscana gli offrì la cattedra di fisica nell'ateneo pisano. Sono di questo periodo i suoi lavori sulle aurore polari e sulla conducibilità elettrica della Terra, le sue ricerche di climatologia, ecc. Nel campo della fisiologia è particolarmente importante la scoperta a lui dovuta della corrente muscolare (comunemente detta di Du Boys Reymond), cioè il fatto che ogni attività muscolare è accompagnata da un fenomeno elettrico. M. può essere considerato tra i precursori della moderna elettrofisiologia. Dal 1866 fu uno dei quaranta membri della Società italiana delle scienze. Patriota, senatore nell'Assemblea toscana e poi del Regno d'Italia, fu direttore dei telegrafi e nel 1862 ministro della Pubblica istruzione. Fondò con R. Piria il Nuovo Cimento (1855).
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero – Scienze (2013)
Carlo Matteucci
L’attività di ricerca di Matteucci si collocò nella scia delle esperienze compiute da Alessandro Volta, Luigi Galvani e Leopoldo Nobili (1787-1835), in relazione soprattutto agli esperimenti sull’elettricità presente nei muscoli delle rane e delle torpedini. Si avvalse di buoni rapporti ...
Chimico, fisiologo e fisico (Forlì 1811 - Ardenza, Livorno, 1868). Dopo la laurea in matematica e fisica, conseguita a Bologna nel 1828, perfezionò gli studi a Parigi dove frequentò i corsi dell’École polytechnique. Concentrò i suoi interessi nel campo dell’elettrofisiologia ed elettrochimica e con ...
Chimico, fisiologo, fisico (Forlì 1811 - Ardenza 1868). Tra il 1831 e il 1838 fu prof. di fisica a Bologna e poi a Ravenna e a Pisa; si occupò di elettrofisiologia e di elettrochimica, dimostrando tra l’altro, indipendentemente da M. Faraday, le leggi sull’elettrolisi. Considerato tra i precursori della ...
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 72 (2008)
Nacque a Forlì il 20 giugno 1811 da Vincenzo, medico del locale ospedale, già chirurgo militare della Repubblica Cisalpina, e da Chiara Folfi.
Dopo aver frequentato il ginnasio nella sua città, nel 1825 superò gli esami di ammissione al secondo anno della facoltà di fisica e matematica dell’Università ...
(Forlì 1811 - Livorno 1868) Prof. di fisica nell'univ. di Pisa (1840). ◆ Effetto Matteucci Carlo : fenomeno per cui in una sbarra metallica soggetta a un campo magnetico insorge un impulso di tensione elettrica in conseguenza di una sollecitazione a torsione; si tratta di un caso di induzione elettromagnetica ...
Chimico, fisiologo, fisico; nato a Forlì il 20 giugno 1811 e morto a Livorno (Ardenza) il 25 giugno 1868. Addottoratosi in matematica a Bologna nel 1828, continuò gli studî a Parigi dove ebbe modo di conoscere i grandi uomini che gravitavano intorno ad Arago. Già prima di recarsi all'estero aveva iniziato ...
carlo s. m. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo; fu data allo scudo (filippo) di Carlo II re di Spagna e dell’imperatore Carlo VI, e a una moneta d’oro del valore di 5 talleri di Carlo duca di Brunswick.
san Carlo locuz. usata come san Carlo m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di 1/3 al valore...