CARLO XI re di Svezia

Enciclopedia Italiana (1931)

CARLO XI re di Svezia

Herbert Theodor Lundh

Nato il 24 novembre 1655, morto il 5 aprile 1697. Figlio del re Carlo X Gustavo e di Edvige Eleonora di Holstein-Gottorp. Alla morte del padre, aveva solo quattro anni. La sua educazione fu molto manchevole: consisté tutta nell'addestramento alle armi e alla caccia. Tuttavia, salito al trono (1672) rivelò la stoffa dell'uomo di stato. Vinto dall'Elettore di Brandeburgo l'esercito svedese mentre si aprivano le ostilità anche contro la Danimarca, seppe reagire con fermezza: l'attacco danese fu respinto e, con la mediazione della Francia, la Svezia riebbe la pace, pur con lievi cessioni territoriali al Brandeburgo.

Il re diresse tutte le sue energie al risanamento dello stato. Per sua proposta la Dieta deliberò (1680) di sottoporre ad inchiesta l'operato della reggenza, che aveva abusato dei suoi poteti, soprattutto elargendo a membri dell'aristocrazia beni che erano di proprietà della corona; i quali beni furono rivendicati (Reduklionen). Oltre a ciò la Dieta stabilì che il re dovesse essere, nelle sue decisioni, libero dal consenso del Consiglio: il che fu l'inizio dell'assolutismo in Svezia. La Dieta seguente, del 1682, ammise il diritto del re di fare le leggi e gli concesse ampia facoltà di rivendicare le terre usurpate alla corona. Carlo XI si servì di poteri così assoluti per porre su nuove basi l'amministrazione del regno. Instaurò un rigido centralismo, accrebbe le proprietà della corona, restaurò le finanze dello stato. Non si può negare che nell'esercizio dei diritti dello stato si lasciò trasportare talvolta a ingiustizie e manomissioni dei diritti privati; d'altra parte, questo era inevitabile, se si voleva creare una solida base economica allo stato. La quale doveva poi permettere di dare nuovo sviluppo alle forze armate della Svezia. Già altri re avevano tentato di creare un esercito nazionale; Carlo XI riuscì nell'intento e il suo ordinamento dell'esercito rimase in vigore per due secoli. Egli mostrò pure grande interesse per lo sviluppo del sistema giudiziario e diede inizio a un nuovo codice di leggi, che uscì nel 1734 ed è in vigore tuttora. Anche la chiesa svedese ricevette, sotto il suo regno, la sua presente organizzazione. Per quanto C. fosse digiuno di cultura letteraria, promosse tuttavia, in molti modi, il progresso intellettuale del paese. Nei rapporti con l'estero seguì, dopo le vicende dei primi anni, la politica pacifica, e nel 1697 fu chiamato mediatore nei negoziati di pace di Ryswick. Fu solo grazie alla sua politica di raccoglimento, dopo quella troppo avventurosa dei sovrani precedenti, che la Svezia poté sopportare le lunghe guerre del regno di Carlo XII. Dalla moglie Ulrica Eleonora, figlia del re Federico III di Danimarca, ebbe tre figli: Carlo XII; Edvige, che sposò Federico IV di Holstein-Gottorp; e Ulrica Eleonora, più tardi regina regnante di Svezia, sposa di Federico d'Assia.

Bibl.: J. A. de Mesmes d'Avaux, Négociations du comte d'Avaux ecc., Utrecht 1882; O. Sjögren, Karl XI och svenska Folket, Stoccolma 1897.

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