CAROTA

Enciclopedia Italiana (1931)

CAROTA (lat. scient. Daucus carota L.; fr. carotte; sp. zanahoria; ted. Möhre, Karotte; ingl. carrot)

Fabrizio Cortesi

Pianta bienne della famiglia Ombrellifere. Ha fusto eretto, striato, peloso, ispido, ramoso, di 5-15 decimetri; le foglie inferiori bislunghe, bipenatosette con segmenti-inciso dentati, le superiori a lacinie lineari, ombrelle ricche di ombrellette e di fiori, alla fine chiuse per incurvamento dei raggi periferici, involucro con brattee lunghe come l'ombrella, involucretti a brattee lineari acuminate, il fiore centrale è purpureo sterile, gli altri fiori sono piccoli e bianchi. Il frutto è munito di costole con aculei ricurvi. È pianta comune allo stato spontaneo nell'Europa centrale e meridionale, frequentissima in Italia. È estesamente coltivata per la sua radice che, in seguito alla coltura, si è tuberizzata (var. sativa D. C.), è divenuta grossa, carnosa, di sapore dolce, ed è usata per l'alimentazione dell'uomo e degli animali. Ne esistono numerose varietà distinte per la forma della radice che può essere quasi sferica, oppure conica e tozza o molto allungata e per il colore: giallo aranciato intenso o molto pallido, tutto uniforme o con un colletto verde più o meno esteso alla base. Il succo delle radici viene anche adoperato per colorare il burro.

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