Cartolarizzazione

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

cartolarizzazione


Pratica finanziaria (nota nei mercati internazionali con il termine di securitization) di aggregazione di differenti tipi di attività reali o di crediti, nonché altre attività finanziarie non negoziabili, ma suscettibili di generare flussi di cassa pluriennali, e della loro successiva rivendita a vari investitori, sotto forma di obbligazioni, titoli a reddito fisso garantiti da pacchetti di tali attività finanziarie, o anche Collateralized Mortgage Obligations (➔ CMO). Operativamente, gli asset o crediti vengono ceduti a una cosiddetta società-veicolo (Special Purpose Vehicle, SPV), società cessionaria, avente per oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di c., che versa al cedente il corrispettivo economico ottenuto attraverso l’emissione e il collocamento di titoli obbligazionari. Possono essere oggetto di c. gli immobili pubblici, i mutui ipotecari, i finanziamenti per l’acquisto dell’auto, i finanziamenti assegnati ai titolari di carta di credito, gli strumenti derivati, o altro ancora. In particolare, i titoli garantiti da crediti su mutui ipotecari sono chiamati Mortgage Backed Securities (➔ MBS), mentre quelli con altre tipologie di credito sottostanti sono detti Asset Backed Securities (➔ ABS). Gli investitori, sottoscrivendo i titoli, accettano una clausola che vincola la corresponsione delle cedole al rimborso del credito dal quale i titoli dipendono. Si tratta di operazioni rischiose, per le quali società di rating (➔) specializzate valutano la qualità dei titoli obbligazionari e, dunque, del credito sottostante, dando merito creditizio minore quanto più è alto il livello di subordinazione nella restituzione del debito obbligazionario. Infatti, le eventuali perdite, derivanti da insolvenza dei debitori, non si ripartiscono proporzionalmente fra tutti i sottoscrittori delle obbligazioni, ma innanzitutto sulle classi cosiddette junior, poi sulla classe intermedia e, solo se le perdite sono superiori, sulle classi senior e supersenior.

Cenni storici

La c. ha avuto origine negli Stati Uniti, intorno alla seconda metà degli anni 1970, quando si presentarono particolari condizioni nel settore del finanziamento dell’edilizia residenziale. La prima c. di attivi è stata realizzata da Bank of America nel 1977, su un portafoglio di mutui immobiliari. Successivamente, la securitization si è diffusa a livello internazionale. L’ordinamento italiano ha recepito l’istituto della c. dei crediti, solo nell’aprile 1999, con la l. 130/1999, recante «disposizioni sulla c. dei crediti», successivamente modificata all’art. 7, con gli artt. 7bis e 7ter della l. 80/2005. Secondo molti economisti, tra cui A. Greenspan (ex governatore della Federal Reserve), è stata proprio l’eccessiva c. dei mutui subprime americani (mutui sulla casa garantiti da ipoteca, pensati per chi non ha buon merito di credito e, dunque, altamente rischiosi) a dare il via alla crisi di solvibilità delle banche, iniziata verso la metà del 2007, quando la bolla immobiliare statunitense cominciava a sgonfiarsi e dunque molti possessori di mutui subprime diventavano insolventi, e culminata poco più di un anno dopo, con il fallimento del colosso bancario Lehman Brothers (➔) nel settembre del 2008.

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