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Ciascuno dei frammenti che si separano da un prodotto industriale durante la sua lavorazione, per es. le filacce e i viluppi di fibre che rimangono in varie fasi della filatura e della tessitura, i ritagli della carta, la segatura e i trucioli del legno. Particolare importanza hanno i c. provenienti dall’industria tessile, che a seconda della loro provenienza si classificano in: a) c. di prima lavorazione, b) c. di pettinatura e preparazione alla filatura, c) c. di filatura, d) c. di tessitura, e) c. di rifinizione.

La riutilizzazione più conveniente dei c. dipende dal tipo di fibra e dal tipo di c.: a titolo di esempio, i c. di cotone delle prime lavorazioni vengono destinati all’industria chimica o all’industria cartaria; i c. delle fibre liberiane (lino e canapa) sono destinati alla fabbricazione di spaghi e cordami; i c. di lana di qualsiasi provenienza vengono accuratamente riassortiti per colore e finezza, eventualmente sfilacciati e riutilizzati nella filatura cardata; in genere hanno scarso valore commerciale i c. di tessitura e rifinizione.

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