CATTÙ

Enciclopedia Italiana (1931)

CATTÙ (fr. cachou; sp, cato; ted. cachou; ingl. cachou)


È la più antica sostanza colorante allo zolfo, in pezzi irregolari, brunoneri, igroscopici: sciolti nell'aequa dànno una soluzione alcalina che, per aggiunta d'un acido, svolge idrogeno solforato e acido carbonico.

Si ottiene fondendo insieme sostanze organiche varie (segatura di legno, polvere di legni da tinta e da concia esauriti, crusca, sostanze amidacee, sangue, residui di cuoio, ecc.) con zolfo e soda caustica o con polisolfuro di sodio per cui si formano prodotti organici solforati, misti a solfuri, iposolfito, solfato, carbonato di sodio. Privato dell'eccesso di solfuro alcalino e trattato poi con bisolfito sodico prende il nome di Cattù di Laval S o Bruno nero catogeno N e si usa per la stampa del cotone.

Il cattù si adopera per tingere il cotone in bruno; in questo caso è utile far seguire alla tintura un bagno in sali di ferro o di rame, o di bicromato potassico.

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