CECCO BRAVO

Enciclopedia Italiana (1931)

CECCO BRAVO

Odoardo Hillyer Giglioli

. Francesco Montelatici, detto C. B., pittore fiorentino, fu scolaro prima del Bilivert, poi del Coccapani; lavorò a Firenze e a Innsbruck, ove fu al servizio dell'arciduca Ferdinando Carlo; morì nel 1661. Tra le poche opere rimaste, le più importanti sono i due affreschi in una sala terrena di Palazzo Pitti, rappresentanti La virtù, la fama, Apollo e le Muse al cospetto di Lorenzo il Magnifico e Lorenzo il Magnifico che dà la pace all'Italia. Fu artista di facile improvvisazione, dal tocco gustoso, il quale si preoccupava più dell'insieme che del particolare, e si rivela anche un disegnatore simpatico, mosso e decorativo, nei suoi studî di nudi a sanguigna della raccolta degli Uffizî.

Bibl.: G. Cinelli, Le bellezze della città di Firenze, Firenze 1677, pp. 210, 258, 391; F. Baldinucci, Delle notizie dei professori del disegno, ecc., XIII, Firenze 1772, pp. 191-92; L. Lanzi, Storia pittorica dell'Italia, I, Bassano 1809, pagina 233; O. H. Giglioli, Disegni di pittori fiorentini del sec. XVII, s. 3ª, Firenze 1915, fasc. 4°.

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