Nooteboom, Cees

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Scrittore nederlandese (n. L'Aia 1933). L'opera di N., tradotta in più di trenta lingue, e a cui sono stati attribuiti importanti riconoscimenti, spazia dalla narrativa alla poesia, fino alla cronaca di viaggio ed è caratterizzata da una grande unitarietà e coerenza. Per N. la poesia è concentrazione, meditazione esistenziale e filosofica, e in essa si trova conferma della grande unità della sua opera. Il «labirinto dell'io» occupa un posto centrale, un io unico e multiforme al tempo stesso, in costante mutamento e disintegrazione tra l'essere, il non essere e il sovrapporsi di linearità e circolarità nella percezione del tempo.

Vita e opere

Dopo aver frequentato il liceo classico, N. iniziò una vita di costante nomadismo tra l'Europa, l'Oriente e l'America, che ha continuato negli anni soggiornando infine tra i Paesi Bassi, la Germania e la Spagna. Dopo alcune raccolte di versi piuttosto convenzionali (De doden zoeken een huis «I morti cercano una casa», 1956; Het schwarze gedicht «La poesia nera», 1960), si volse a una poesia più ermetica e strutturata (Gesloten gedichten «Poesie chiuse», 1964; Aas «Esca», 1982; Het gezicht van ten oog «La vista dell'occhio», 1989). Anche la sua narrativa è partita da modi tradizionali (Philip en de anderen «Ph. e gli altri», 1955) per accostarsi poi al nouveau roman (De ridder is gestorven «Il cavaliere è morto», 1963). Negli anni successivi N. ha pubblicato brillanti libri di viaggio e reportage (Een middag in Bruay «Un pomeriggio a Bruay», 1963; De Parijse beroerte «Le agitazioni di Parigi», 1968; Een avond in Isfahan «Una sera a Ispahan», 1978). N. ha conseguito fama internazionale con il romanzo filosofico Rituelen (1980; trad. it. Rituali 1993), cui tema fondamentale è l'atteggiamento dell'uomo nei confronti della morte, dello scorrere del tempo e del caos che regola l'umana esistenza. Con Het lied van schijn en wezen (1981; trad. it. Il canto dell'essere e dell'apparire, 1991) ha consacrato la sua fama internazionale, consolidatasi poi con Berlijnse notities («Notizie berlinesi», 1990), Het volgende verhaal (1991; trad. it. La storia seguente, 1993, premio Grinzane Cavour nel 1994), Omweg naar Santiago (1992; trad. it. Verso Santiago. Itinerari spagnoli, 1994), Zelfportret van een ander («Autoritratto di un altro», 1993). In Allerzielen (1998; trad. it. Il giorno dei morti, 2001) N. riflette sul significato della Storia e sul suo rapporto con il presente, e attraverso i luoghi di Berlino, città emblematica dell'Europa, va alla ricerca di una memoria storica in cui ritrovare la memoria individuale. I testi vari di Nootebooms hotel (2000; trad. it. Hotel nomade, 2003) scandiscono il percorso di un pellegrinaggio meditativo. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Paradijs verloren (2004; trad. it. Perduto il Paradiso, 2006), in cui si intrecciano molti spunti tematici e motivi, come, per es., il Paradise lost di J. Milton: N. mostra l'inequivocabile presenza dell'aspirazione metafisica e, con arguzia e blanda ironia, fa intendere che forse è un bene che il paradiso sia andato perduto; Tumbas. Graven Van Dichters En Denker (2007; trad. it. Tumbas. Tombe di poeti e pensatori, 2015), pellegrinaggio tra le sepolture degli scrittori più amati;  's Nachts komen de vossen: verhalen (2009; trad. it. Le volpi vengono di notte, 2010), in cui, attraverso l'osservazione di vecchie fotografie, i personaggi inquieti degli otto racconti che formano il libro ricompongono frammenti di vite intense; Het geluid van Zijn naam. Reizen door de Islamitische wereld (2005; trad. it. Il suono del suo nome: viaggi nel mondo islamico, 2012), diario dei viaggi nel mondo islamico compiuti dallo scrittore; il saggio in forma epistolare Brieven aan Poseidon (2012; trad. it. Lettere a Poseidon, 2013) in cui si fondono esperienza, erudizione e fantasia; Een duister voorgevoel: reizen naar Jheronimus Bosch (2016), intenso ritratto del pittore fiammingo; le raccolte di versi Monniksoog (2016; trad. it. L'occhio del monaco, 2019) e Afscheid. Gedicht uit de tijd van het virus (2020; trad. it. 2020), il testo autobiografico 533: een dagenboek (2016; trad. it. 533, il libro dei giorni, 2019) e il saggio Venedig. Der Löwe, die Stadt und das Wasser (2019; trad. it. Venezia. Il leone, la città e l'acqua, 2021).

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