Brie, César

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Attore e regista argentino (n. Buenos Aires 1954). Fondatore nel 1972 della Comuna Baires, fu costretto all'esilio dalla dittatura; dopo alcune esperienze di teatro d'agitazione in Italia sul finire degli anni Settanta (A rincorrere il sole; Ehi; Il gran turco giocatore di scacchi), si avvicinò al lavoro dell'Odin Teatret, interpretando, per la regia di E. Barba, Marriage with God (1984), Il paese di Nod (1986) e Talabot (1988). Degli anni successivi Il mare in tasca (1989) e Solo gli ingenui muoiono d'amore (1993). Tornato in Sudamerica, nel 1991 ha creato in Bolivia "El teatro de los Andes", una formazione artistica e pedagogica che riunisce artisti di diverse etnie e culture. Tra i suoi lavori ricordiamo: Colón (1992); Ubu in Bolivia (1996, da A. Jarry), nel quale l'umorismo dissacrante e feroce non scaturisce solo da esercizi acrobatici e da gags gestuali, ma dalla parola, dalla musica e dai canti; Las abarcas del tiempo (1999), spettacolo di grande rigore antropologico che associa tecniche teatrali occidentali al patrimonio di riti, costumi e leggende dell'immaginario popolare andino; Iliade (2000), primo capitolo della trilogia politica poi seguita da Dentro un sole giallo (2004) e Otra vez Marcello (2006). Nel 2006 si misura anche con Čechov e mette in scena Zio Vanja e Fragile, spettacolo delicato e profondo sul tema del passaggio dall'adolescenza all'età matura. Dal 1995 pubblica la rivista di arti sceniche El tonto del pueblo.

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