AGOSTINI, Cesare

Enciclopedia Italiana (1929)

AGOSTINI, Cesare

Mario Menghini

Uomo politico, nato a Foligno il 3 settembre 1803, morto a Londra il 30 aprile 1855. Dapprima esercitò nella sua città natale funzioni amministrative, quindi, andato a Roma (1847), fu addetto, in qualità di sostituto, nel Ministero del commercio. Eletto rappresentante del popolo all'Assemblea costituente (21 gennaio 1849), fu ardente sostenitore, contro il parere del Mamiani, della proclamazione immediata della repubblica, in favore della quale, il 9 febbraio, pronunciò un eloquente discorso. Dal Triumvirato ebbe varie missioni, fra le quali quella di andare commissario con altri due suoi colleghi, per trattare col Lesseps, inviato francese a Roma, per un accordo tra l'Assemblea costituente e l'Oudinot, e l'altra di essere relatore del progetto di costituzione. Dopo la caduta della repubblica, andò in esilio a Londra, dove visse poveramente, aiutato dal Mazzini. Nominato segretario del Comitato nazionale italiano, si dimise dopo il moto del 6 febbraio 1853, anzi protestò pubblicamente quando vide che la sua firma era stala apposta al proclama che lo promoveva, dichiarando che vi era stata messa senza suo consenso.

Bibl.: G. Leti, La rivoluzione e la repubblica romana (1848-49), Milano 1903.

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