Cheratite

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Infiammazione della cornea causata da agenti infettivi (in particolare il virus herpes), fisici (per es., i raggi ultravioletti) o chimici (per es., le sostanze caustiche) e malattie sia sistemiche (per es., l'artrite reumatoide) sia oftalmiche. Nelle forme più gravi determina opacità e vascolarizzazione della cornea (che di norma è trasparente e priva di vasi). Provoca dolore, fotofobia, lacrimazione, disturbi visivi.

Cheratite neurotrofica. Forma degenerativa di c., dovuta a un danneggiamento del nervo trigemino che causa una lesione dell’epitelio corneale che progredisce fino alla sua perforazione. Colpisce meno di 5 persone su 10.000 e per questo è classificata tra le malattie rare. La precocità della diagnosi è fondamentale; infatti, trattandosi di una patologia asintomatica, la progressione del danno può avvenire senza che il paziente se ne accorga. Attualmente (2016) la terapia varia in base al livello di gravità della malattia: si va dalla somministrazione di lacrime artificiali a quella di antibiotici, fino all'intervento chirurgico o al trapianto di membrana amniotica. Nelle forme più gravi si può ricorrere alla somministrazione di siero autologo o gel piastrinico che sono ricchi di fattori di crescita. Infine, sono in fase avanzata di sperimentazione, con risultati molto soddisfacenti, linee di ricerca che studiano la possibilità di utilizzare polipeptidi e fattori di crescita come possibili farmaci per uso topico: il trattamento con sostanza P e IGF-1 (Insulin-like Growth Factor-1) ha dato risultati positivi, con correzione dei danni epiteliali in un numero limitato di pazienti; la neurotrofina NGF (Nerve Growth Factor), scoperta da Rita Levi-Montalcini, ha manifestato un'azione di prevenzione nell’insorgenza e nella progressione della malattia.

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