Chester

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Città dell’Inghilterra occidentale (80.400 ab. nel 2005), nel Cheshire (‘contea di C.’; 2083 km2 con 688.700 ab. nel 2007), situata sul fiume Dee, a 10 km dal suo estuario e 25 km a S di Liverpool. Fiorente scalo marittimo durante il Medioevo, nel 18° sec. vide i suoi traffici interamente assorbiti da Liverpool a causa dell’insabbiamento dei fondali. Rimane notevole centro commerciale, con attività industriali nei settori tessile, meccanico e alimentare (formaggi). Intenso il movimento turistico.

Era la romana Deva, capitale dei Cornavii. Divenne colonia romana nel 1° sec. d.C. Presa e distrutta dai Sassoni (614), ricostruita nel 907, sotto i Normanni fu centro della contea palatina nel Cheshire (11° sec.). Ottenuta la sua prima carta municipale (1160), fu eretta in contea da Enrico VII (1506) e nel 1541 Enrico VIII vi creò una sede vescovile.

Il titolo nobiliare di Conti di C. fu assunto dal fiammingo Gerbod; quando questi lasciò l’Inghilterra (1071), Guglielmo il Conquistatore lo conferì a Hugh (m. 1101), visconte di Avranches. Randulph d’Avranches nella lotta per la Magna Charta parteggiò per il re Giovanni, di cui comandò la truppe in Bretagna. Alla sua morte (1232) il titolo fu conferito al genero, Giovanni lo Scoto conte di Huntington. Enrico III nel 1253 creò conte di C. il figlio Edoardo divenuto poi Edoardo I; questi scambiò la contea con quella di Leicester tenuta da Simone di Montfort, ma alla morte di lui la riassunse. Da allora il titolo, unito a quello di principe di Galles dopo il 1399, è prerogativa degli eredi al trono.

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