Marker ⟨-kèer⟩, Chris. - Nome d'arte del regista cinematografico francese Christian François Bouche-Villeneuve (n. Neuilly-sur-Seine 1921 - Parigi2012), autore di numerosi film in cui si fondono documentario, cinéma-vérité, finzione e sperimentazione: Olympia52 (1952); Dimanche à Pékin (1956); Lettre de Sibérie (1957); Description d'un combat (1960), su Israele, con cui vinse nel 1961 l'Orso d'oro a Berlino; Cuba sí! (1961); Le joli mai (1963), ritratto di Parigi durante le ultime drammatiche settimane della guerra d'Algeria; La jétée (1963), cortometraggio narrativo di genere pseudo fantascientifico; Le mystère Koumiko (1965); Si j'avais quatre dromadaires (1966); La solitude du chanteur de fond (1974), ritratto di Y. Montand; Le fond de l'air est rouge (1977), sulle lotte sociali in Francia; Sans soleil (1982); L'héritage de la chouette (1989); Le tombeau d'Alexandre (1992); Level five (1997); Une journée d'Andrei Arsenevitch (2000); Chats perchés (2004), una sorta di ritratto del paese compiuto seguendo le apparizioni di un graffito a forma di gatto in varie città francesi; Leila attack (2007). Ha coordinato i contributi di Ivens, Godard, Resnais, Lelouch, Varda, Klein nel film collettivo Loin du Vietnam (1967), di cui curò commento e montaggio; è inoltre stato collaboratore del dipartimento di cinema dell'univ. di New York.
Nome d'arte di Christian-François Bouche-Villeneuve, regista cinematografico francese, nato a Neuilly-sur-Seine il 29 luglio 1921. Cineasta enigmatico (sui cui dati anagrafici regna l'incertezza), schivo e riservato, è autore di un ampio corpus di opere in pellicola o in video difficilmente classificabili, ...
marker ‹màakë› s. ingl. [der. di (to) mark «segnare, contrassegnare»] (pl. markers ‹màakë∫›), usato in ital. al masch. – Termine corrispondente all’ital. marcatore, usato o noto in Italia con alcune partic. accezioni: 1. Evidenziatore (tipo di pennarello)....