Marthaler, Christoph

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Regista svizzero (n. Erlenbach, Zurigo, 1951). Dopo studi musicali, frequentò a Parigi la scuola di teatro del mimo J. Lecoq; compositore di musica per alcuni teatri di Amburgo, Vienna, Stoccarda, nel 1988 si stabilì a Basilea, dove allestì Stägeli uf, Stägeli ab, juhee! (1991), originale commemorazione dei settecento anni della Confederazione Elvetica. Anarchico osservatore dei comportamenti umani, si rivelò anche fuori dai confini della Svizzera con l'esilarante satira Murx den Europäer! (1992). È autore di un teatro senza testo, musicale e documentario, di spettacoli iconoclasti, sarcastici, antologie del cattivo gusto che parodiano ferocemente mode, sciocchezze e luoghi comuni dell'universo piccolo-borghese: Stunde Null (1995), polemica celebrazione dell'"Ora zero" del 1945, nel quale, fra gags, barzellette e sberleffi contro il vuoto della politica, ricreava un corso d'istruzione per dirigenti; Lina Böglis Reise (1996), storia vera del giro del mondo di una viaggiatrice svizzera, trasformato in una rivista ironica, di spumeggiante nonsense. Ha allestito fra l'altro il Faust di J. W. Goethe (1993), Höchzeit di E. Canetti (1994), Arsen und Spitzenhäubchen di J. Kesselring (1998); Was ihr wollt (2001), in cui ha ricreato le irresistibili buffonerie della Dodicesima notte di W. Shakespeare fra gli stralunati occupanti di una nave da crociera. Nel 2003 ha realizzato Groundings, una corrosiva denuncia politica su molti aspetti della Svizzera contemporanea; Die Fruchtfliege (2005) è ambientata in un futuro in cui i sentimenti umani, ormai perduti, sono oggetto di una grottesca indagine scientifica. Ha anche messo in scena il Pierrot lunaire di A. Schönberg, l'operetta di J. Offenbach La vie parisienne e A king. Riding (2000), oratorio di Klaas de Vries dalle Onde di V. Woolf. Dal 2000 al 2004 ha ricoperto la carica di direttore della Schauspielhaus di Zurigo.

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