CIANO, Costanzo, conte di Cortellazzo

Enciclopedia Italiana (1931)

CIANO, Costanzo, conte di Cortellazzo


Nato a Livorno il 30 agosto 1876, entrò giovanissimo nell'Accademia navale e ne uscì guardiamarina nel 1896. La guerra libica lo trovò primo tenente di vascello. Allo scoppio della guerra italo-austriaca ebbe il comando del Misurata e poco dopo quello del cacciatorpediniere Zeffiro. Si segnalò specialmente nell'azione contro la base d'idrovolanti nemici a Parenzo, dove ebbe come guida Nazario Sauro. Con lo stesso cacciatorpediniere scortò la torpediniera 9 PN e il motoscafo Mas 2o nell'audacissima impresa di Pola del 1° novembre 1916, che egli aveva abilmente preparato e per la quale ebbe la sua terza medaglia d'argento. Nel novembre 1917 guidava con eroismo e audacia l'attacco dei Mas contro le poderose corazzate austriache Wien e Budapest, costringendole ad abbandonare la posizione di Cortellazzo e si ritirava incolume sfuggendo con abilità alla caccia di numerose siluranti nemiche; per tale operazione ebbe una quarta medaglia d'argento e in seguito fu insignito dal re del titolo di conte di Cortellazzo. Preparò abilmente e personalmente diresse l'audacissima scorreria di motoscafi nella insenatura di Buccari (10 febbraio 1918), a cui partecipò Gabriele d'Annunzio: impresa per la quale gli fu più tardi conferita la medaglia d'oro.

Infaticabile organizzatore di audaci imprese, quale ispettore dei Mas preparò con diligenza e diresse il forzamento di Pola, che fu compiuto nel maggio 1918 dal comandante Pellegrini. Senza lasciarsi scoraggiare dal non felice risultato di quell'audacissima impresa, altre molte ne preparò con ferma fede e instancabile energia: l'ultima di esse fu quella (1° novembre 1918) di Raffaele Rossetti e Raffaele Paolucci; il C. fu loro iniziatore e li scortò poi fino all'estremo del porto militare. Ebbe per tale impresa la nomina a commendatore dell'Ordine Militare di Savoia.

A guerra finita il C. si ritirò dal servizio militare attivo nella R. Marina e fu, a fianco di Benito Mussolini, grande propugnatore della rivoluzione fascista, partecipando poi alla marcia su Roma. Nel 1922 fu chiamato al governo come sottosegretario di stato della Marina (ministro Thaon di Revel) e commissario per la marina mercantile; nel 1924 fu nominato ministro delle Poste conservando il commissariato per la marina mercantile, e subito costituì il Ministero delle comunicazioni, che riorganizzò con severa disciplina e che ancora (1931) regge con vigile cura.

Bibl.: C. Manfroni, Gli Affondatori, Piacenza 1923; id., Storia della Marina italiana durante la guerra mondiale, Bologna 1923.

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