CICLOTIMIA

Enciclopedia Italiana (1931)

CICLOTIMIA (dal gr. κύκλος "cerchio" e ϑυμός "animo, sentimento")

Ernesto Lugaro

S'indicano con questo nome le forme miti o mitissime di distimia circolare (v. distimia), cioè le oscillazioni periodiche dell'umore, alternativamente nel senso dell'esaltamento (mania) e della depressione (melanconia), che scaturiscono da disposizioni morbose interne, costituzionali, in modo del tutto indipendente dagli avvenimenti esterni, da ogni motivazione psichica e persino a contrasto con le circostanze che potrebbero determinare legittima allegria o tristezza. Quando queste oscillazioni morbose dell'umore sono di grande intensità, sino a portare al quadro pieno della mania o della melanconia, si parla di psicosi o pazzia circolare. Fra la ciclotimia e la pazzia circolare non c'è differenza di natura, ma soltanto di grado; la distinzione dunque non ha che un valore pratico. Come non vi sono limiti netti fra le oscillazioni d'umore dei ciclotimici e quelle, anch'esse immotivate, di cui possono soffrire a volte soggetti normali, non v'è un limite fra la ciclotimia e la pazzia circolare. I soggetti che per molti anni sono rimasti nei limiti della ciclotimia possono in altro periodo presentare forme gravi di pazzia circolare o crisi di mania e di melanconia irregolarmente distribuite nel tempo; o viceversa, nel corso di distimie periodiche o circolari possono inserirsi periodi assai più lunghi di semplice ciclotimia. Poiché le distimie sono spesso ereditarie, nel computo dell'eredità morbosa i casi di ciclotimia hanno importanza quanto quelli delle altre forme più gravi di distimia periodica o circolare.

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