Cile
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Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato dell'America Meridionale. La dinamica demografica del Paese è caratterizzata da un incremento sostenuto (1,1% la media annua nel periodo 2000-2005), e alla rilevazione statistica condotta nel 2002 la popolazione risultava pari a 15.116.435 ab. (stimata, nel 2005, a 16.295.00o ab.), l'86,6% dei quali concentrato nelle aree urbane. L'agglomerazione che fa capo alla capitale, Santiago, ospitava 4.658.687 ab. (5.900.00o secondo una stima del 2005), cioè più del 30% dell'intera popolazione.
Malgrado i buoni risultati economici e malgrado il C. figuri tra i Paesi emergenti come quello a più basso rischio, la ripartizione della ricchezza è rimasta sostanzialmente ineguale: le riforme sociali (in materia di sanità, educazione e alloggi) condotte dai governi democratici a partire dal 1990 hanno permesso di ridurre la percentuale della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà (passata in dieci anni dal 38,6% al 20,6%), ma le ineguaglianze di reddito risultano immutate (se non aggravate), e il 10% della popolazione continua a controllare oltre il 40% delle ricchezze. Tuttavia il buon andamento dell'economia ha permesso di ridurre il tasso di disoccupazione, sceso dall'11,4% del 1999 al 7,8% del 2004. Infatti il C., nonostante la fine del ciclo di anni a forte crescita (tra il 1986 e il 1997 questa era stata in media del 7% annuo), continuava a differenziarsi dal resto del subcontinente andino e, in un contesto internazionale reso difficile dalle conseguenze della guerra in ̔Irāq, riusciva a registrare risultati macroeconomici positivi: inflazione, indebitamento estero, bilancia dei pagamenti correnti, ritmo di crescita (+3% nel 2003, +4,5% nel 2004). Contribuivano a questo buon andamento dell'economia l'aumento del prezzo mondiale del rame, principale prodotto d'esportazione, e alcune misure governative, quali la riduzione dei tassi di interesse. Inoltre, a partire dal 2002 la tradizionale scelta di un'economia aperta e di libero scambio conosceva un processo di accelerazione, e venivano sottoscritti accordi con i maggiori poli economici mondiali (Unione Europea e Stati Uniti) e con la Corea del Sud (2004), che si aggiungevano a quelli firmati negli anni precedenti con la maggior parte dei Paesi dell'America Latina e con il Canada: accordi che hanno permesso di raddoppiare i mercati dei consumatori potenziali.
Nel settore primario i comparti più importanti sono quello ortofrutticolo (mele, pere, pesche, prugne, pomodori) e vitivinicolo; rilevante è la produzione di cereali (frumento, orzo, avena, mais, riso), insufficiente però a coprire il fabbisogno nazionale. Le grandi aziende destinate ai prodotti di esportazione occupano circa i tre quarti dei terreni coltivati e sono localizzate in prevalenza nella regione centrale, che gode di un clima di tipo mediterraneo, mentre nel Nord il deserto limita l'agricoltura e sono diffusi i microfondi, destinati a colture di sussistenza (legumi, cereali). Il clima del Sud del Paese, freddo e piovoso, favorisce l'allevamento di ovini e lo sfruttamento forestale: il manto verde che copre questa regione è, infatti, ricco di numerose specie di faggi australi e di alcune conifere, oltre che di pioppi ed eucalipti. Le acque estremamente pescose dell'estesa costa cilena consentono al Paese di collocarsi al settimo posto nella graduatoria mondiale dei produttori di pesce (4,8 milioni di t di pescato nel 2002), destinato in piccola parte al consumo locale, in massima parte attraverso la fabbricazione di sottoprodotti (olio e farina di pesce). Il settore secondario è dominato dal rame, di cui il C. è il primo produttore mondiale (5,38 milioni di t nel 2004), ma il Paese possiede anche carbone, petrolio, gas naturale, oro, argento e ferro. L'industria manifatturiera riguarda soltanto la lavorazione delle materie prime minerarie, la filiera del bosco, l'agroalimentare e il tessile. Il turismo è in costante crescita (1,6 milioni di ingressi nel 2003), ed è diretto principalmente verso le località sciistiche delle Ande, le spiagge, la Terra del Fuoco e l'Isola di Pasqua.