Cisgender

NEOLOGISMI (2018)

cisgender


s. m. e f. Persona nella quale collimano il sesso biologico e l'identità di genere. | Usato anche come agg.

• «Per troppo tempo avete dovuto identificarvi in “maschi” e “femmine” ‒ spiega entusiasta il social network alla sua comunità ‒ e invece ora potete scegliere». E neppure in modo definitivo: perché ‒ essendo il genere opera della volontà e non della natura (!) ‒ chi lo dice che chi oggi si sente transgender domani non si preferisca pangender? E il giorno dopo intersessuale? E la settimana successiva androgino, oppure fluido, cisgender o queer? Basterà segnarselo in agenda, giusto per non sbagliare guardaroba. (Nicoletta Martinelli, Avvenire, 5 luglio 2014, p. 11, Attualità) • Dieci anni fa la comunità transgender non era sotto i riflettori come oggi, e non protestò perché la parte era andata a un’attrice «cisgender»: così si chiama chi se ne sta tranquillo nel proprio sesso, senza tentar modifiche. (Mariarosa Mancuso, Foglio, 20 agosto 2015, p. 2) • Bambini o adolescenti che si sono tolti la vita per un numero otto volte superiore a quella dei loro coetanei cisgender (la cui identità sessuale corrisponde a quella che è stata loro assegnata). (Alessia Grossi, Fatto Quotidiano, 31 gennaio 2017, p. 18, Secondo tempo).

- Espressione inglese derivata dal s. gender ‘genere’ con l’aggiunta del prefisso cis- ‘entro’.

- Già attestato nella Repubblica del 9 febbraio 2012, p. 45, Cultura (Hans Magnus Enzensberger, trad. di Carlo Sandrelli).

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