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Marot, Clément

Enciclopedia on line
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Poeta francese (Cahors 1496 - Torino 1544). Figlio del "rhétoriqueur" Jean, studiò a Parigi sotto la guida del padre; iniziò quindi la carriera di cortigiano e alla morte del padre ereditò la carica di "valet de chambre" del re Francesco I. A corte godé di un grande prestigio; ma accusato di eresia, e compromesso nell'affaire des placards, dové riparare prima presso Margherita di Navarra (1534), poi in Italia, a Ferrara (presso Renata di Francia) e a Venezia; quindi, dopo altre accuse e vicende, in Svizzera, e ancora in Italia, a Torino, dove morì. Fu poeta originale che nella nuova sensibilità rinascimentale seppe anche riprendere e fondere elementi tradizionali, medievali e quattrocenteschi: apprezzò Villon, delle cui opere curò un'edizione (1532); pubblicò anche un'edizione del Roman de la rose (1529), da cui aveva tratto motivi e figure per il suo poemetto allegorico Le temple de Cupido (1515); e dalla retorica paterna derivò buona parte della sua abilità di versificatore. La sua poesia trovò le espressioni più sincere e felici nel ricordo dei primi anni (Adolescence clémentine, 1532; La suite de l'Adolescence clémentine, 1533-34), nella vena epigrammatica delle epistole e delle favole, nelle note più gravi e sommesse delle meditazioni religiose, e nelle fortunate traduzioni che egli fece dei Salmi (Les Psaumes, 1541 e 1545). Più arguto che profondo, seppe controllare sempre, con un'eleganza scherzosa, le deviazioni e gli abbandoni della sua malinconia. Raccolse le sue Oeuvres nel 1538 e nel 1542.

Vedi anche
Jacques Peletier Scrittore, matematico e medico francese (Le Mans 1517 - Parigi 1582). Come segretario del vescovo di Le Mans, René du Bellay, soggiornò a Lione dove conobbe e cantò Louise Labé e strinse amicizia con Ronsard. Umanista, tradusse l'Ars poetica di Orazio (1545). Seguace e ammiratore di C. Marot, scrisse ... Renata di Francia duchessa di Ferrara Figlia (Blois 1510 - Montargis, Loiret, 1576) di Luigi XII re di Francia e di Anna di Bretagna; sposò (1528) Ercole II d'Este, cui dette cinque figli, tra cui Alfonso II. Donna tenace ed energica, tutelò sempre gli interessi francesi, ai quali fu devota. Allieva di J. Le Fèvre d'Etaples, si schierò a ... epigramma Originariamente iscrizione, specialmente funeraria, poi componimento poetico mirante a fermare in breve il ricordo di una vita, di una impresa, di un’offerta ecc.; il significato di «piccolo componimento mordace» appare in età romana. La tradizione greca attribuisce e. già a Omero, ma i più antichi che ... sonetto Composizione metrica, (dal francese antico sonet «canzone, canzonetta»), di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti in 2 quartine e 2 terzine, con rime disposte secondo precisi schemi. Nel suo schema originario il s. ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Storia
  • BIOGRAFIE in Letteratura
Tag
  • MARGHERITA DI NAVARRA
  • ROMAN DE LA ROSE
  • FRANCESCO I
  • SVIZZERA
  • FERRARA
Altri risultati per Marot, Clément
  • MAROT, Clément
    Enciclopedia Italiana (1934)
    MAROT, Clément Ferdinando Neri Poeta francese, nato a Cahors nel 1496, morto a Torino nel settembre 1544. Suo padre Jean (v.) lo condusse nel 1506 alla corte della regina Anna di Bretagna, e insieme con Jacques Colin e Jean Lemaire lo ammaestrò nell'arte poetica; fu paggio di Nicolas de Neufville, ...
Vocabolario
clemènte¹
clemente1 clemènte1 agg. [dal lat. clemens -entis]. – 1. Di persona, che perdona facilmente o punisce con mitezza; umano, indulgente, benigno nell’accogliere le preghiere: giudice c.; essere, mostrarsi c. con qualcuno. Di principe o sovrano,...
clemènte²
clemente2 clemènte2 s. m. [dal nome proprio]. – In numismatica, nome della moneta d’argento (grosso papale) coniata da papa Clemente VII (1523-1534), del valore di un giulio; un’altra moneta d’argento emessa dallo stesso pontefice, del...
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