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clorofilla

di Laura Costanzo - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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clorofilla

Laura Costanzo

La sostanza che consente la fotosintesi delle piante

La clorofilla è un pigmento verde presente nelle foglie ma anche in altre parti della pianta, in quantità diverse nel corso delle stagioni, insieme ai caroteni arancioni e alle xantofille gialle. La clorofilla è indispensabile per la fotosintesi, senza la quale non sarebbe possibile lo sviluppo della vita vegetale e animale

Perché le piante sono verdi

Perché la maggior parte delle foglie è verde? Perché le foglioline che si sviluppano a primavera sono verde pallido? E perché le foglie nel periodo autunnale ingialliscono? Le risposte a queste domande sono tutte legate alla presenza di una sostanza speciale: la clorofilla, un pigmento di colore verde che si trova dentro la maggior parte delle cellule che formano una foglia o i giovani fusti delle piante.

È noto che una pianta, se esposta alla luce, ha le foglie di colore verde, mentre, se è posta al buio per qualche giorno, ingiallisce rapidamente e muore. Questo avviene perché le sue cellule producono la clorofilla solo se esposte alla luce. La luce si comporta, perciò, come un interruttore poiché avvia, entro la cellula, le reazioni che produrranno la clorofilla, sostanza indispensabile per mantenere in vita la pianta.

Gli altri colori delle foglie

La foglia, come altre parti della pianta, oltre alla clorofilla contiene le xantofille, di colore giallo, e i caroteni, di colore arancione; questi ultimi, per esempio, si trovano in grandi quantità anche nella radice della carota. Tutti questi pigmenti sono necessari allo svolgimento della fotosintesi clorofilliana.

Il colore di ciascuna foglia, quindi, dipende dalla combinazione delle sostanze colorate presenti dentro le sue cellule. Questo vuol dire che la maggior parte delle foglie è verde perché la clorofilla maschera il colore degli altri pigmenti che, seppure presenti, sono in quantità minore. In alcune piante, invece, le foglie sono di colore rosso perché la clorofilla non è in quantità tale da mascherare il colore dei pigmenti rossi.

In autunno, poiché le temperature diminuiscono, la pianta non produce più clorofilla come avviene nei periodi più caldi e quella presente degenera. La conseguenza è che le foglie diventano di colore tra il giallo e l'arancio in quanto prevale il colore delle xantofille e dei caroteni non più mascherato dal verde della clorofilla.

La clorofilla cattura la luce

La clorofilla non serve solo a dare un bel colore alle foglie: senza di essa sulla Terra non esisterebbero né la vita vegetale né quella animale. Questo perché la clorofilla è indispensabile per svolgere la fotosintesi, quel processo attraverso il quale gli organismi vegetali producono sostanze complesse come gli zuccheri, partendo da anidride carbonica e acqua e utilizzando la luce. La clorofilla non è sparsa casualmente entro la cellula vegetale ma si trova all'interno di organelli specializzati, detti cloroplasti.

Oltre alla clorofilla, altri pigmenti, tra cui i carotenoidi e le xantofille già citati, sono coinvolti nel processo della fotosintesi, perché riescono a captare come antenne una parte di luce che la clorofilla non è in grado di assorbire e gliela trasferiscono sotto forma di energia chimica. Queste sostanze vengono dette pigmenti accessori perché sostengono e aiutano, come assistenti, il lavoro svolto dalla molecola principale, la clorofilla, che è quello di catturare la maggior quantità di luce. Quando la molecola della clorofilla è esposta alla luce, infatti, assorbe parte dell'energia luminosa e passa a uno stato di eccitazione energetica senza il quale la fotosintesi non può procedere. Nel gioco del flipper, quando una pallina colpisce un bersaglio questo si illumina: in modo analogo la luce colpisce la clorofilla che si 'illumina' ovvero, chimicamente parlando, si eccita dando il via al complesso processo fotosintetico.

Vedi anche
fotosintesi clorofilliana Il più importante processo di riduzione biologica che si compie sulla superficie terrestre, grazie al quale le piante fotosintetiche assorbono energia luminosa, che convertono in energia chimica potenziale e, partendo da composti inorganici semplici (anidride carbonica e acqua), formano sostanze ... cloroplasto Plastidio che contiene la clorofilla. I cloroplasto si trovano singoli o numerosi nelle cellule delle parti della pianta esposte alla luce; mancano nelle oloparassite, nelle saprofite (funghi, batteri ecc.) e nei Cianobatteri. Sono di forma e grandezza differenti nelle diverse specie, per lo più lenticolari ... carotenoidi Sostanze variamente colorate dal giallo al violetto, solubili nei grassi, molto diffuse nel regno vegetale e animale. I primi carotenoidi furono isolati dalle carote, da cui il nome. Quelli vegetali ( fitocarotenoidi) si trovano sempre dentro i plastidi, che ne risultano colorati in giallo limone, giallo ... luce Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la luce naturale, emessa da una sorgente luminosa naturale, dalla luce artificiale, emessa da un apparecchio di illuminazione artificiale. ...
Categorie
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  • BIOCHIMICA in Chimica
Altri risultati per clorofilla
  • clorofilla
    Enciclopedia on line
    Pigmento verde contenuto nei cloroplasti delle piante e più in generale in tutti gli organismi che compiono la fotosintesi. Fu estratta con alcol nel 1817 da P.-J. Pelletier e J.-B. Caventou. Le c. presiedono ai processi fotosintetici consistenti nel fissaggio dell’anidride carbonica (CO2) atmosferica ...
  • clorofilla
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Stefania Azzolini Pigmento verde delle foglie capace di assorbire l’energia luminosa e di permettere alle piante di realizzare la fotosintesi. Nelle cellule vegetali la clorofilla si trova in organuli cellulari detti cloroplasti. La sua struttura consiste in un anello porfirinico contenente al centro ...
  • clorofilla
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    clorofilla [Der. del fr. chlorophylle, comp. dei termini gr. chlorós "verde" e phy´llon "foglia"] [BFS] Il pigmento verde delle foglie delle piante, elemento essenziale della fotosintesi delle piante medesime: v. fotosintesi: II 746 c.
  • CLOROFILLA
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    (X, p. 626) Struttura della clorofilla. - Nel 1938 A. Stoll ed A. Wiedemann hanno per la prima volta estratto dalle piante un complesso che presenta molte somiglianze con la clorofilla nelle condizioni in cui essa è presente nel cloroplasto. Invece di estrarre la clorofilla con i solventi abituali, ...
  • CLOROFILLA
    Enciclopedia Italiana (1931)
    (da χλωρός "verde" e ϕύλλον "foglia") Giuseppe Gola Con questo nome Pelletier e Caventou indicarono il pigmento verde delle foglie, da loro estratto con alcool nel 1817; ma l'importanza di tale pigmento era già stata rilevata da Berthollet (1790) e da Senebier (1782). Il pigmento estratto da Pelletier ...
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Vocabolario
clorofilla
clorofilla s. f. [dal fr. chlorophylle (coniato nel 1817 dai chimici P.-J. Pelletier e J.-B. Caventou), comp. del gr. χλωρός «verde» e ϕύλλον «foglia»]. – Pigmento verde contenuto nei cloroplasti delle piante autotrofe in due forme, clorofilla...
clorofilliano
clorofilliano agg. [der. di clorofilla]. – Della clorofilla, relativo alla clorofilla: corpi c., i cloroplasti; funzione c., o fotosintesi c., l’organicazione del carbonio che avviene nelle piante contenenti clorofilla (v. fotosintesi2)....
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