CNOSSO

Enciclopedia dell' Arte Antica (1973)

Vedi CNOSSO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994

CNOSSO (v. vol. ii, p. 627 ss)

M. S. F. Hood

Si è conclusa nel 1961 la serie di scavi stratigrafici cominciati nel 1957 nell'area del palazzo del periodo del Bronzo e della città circostante.

Neolitico. - Un esteso saggio all'estremità settentrionale della corte centrale del palazzo è stato approfondito fino alla roccia vergine attraverso sette metri di depositi neolitici con dieci distinti livelli di costruzione. Al fondo era un sottile strato (il X) senza ceramica per il quale, per mezzo del Carbonio 14, si è potuto ottenere una datazione intorno al 6340 a. C. (B. M. 124 con mezza vita di 5730 anni).

Questo livello può rappresentare un'occupazione del luogo da parte di una società agricola che non aveva ancora imparato a fabbricare ceramica, come all'inizio del Neolitico in Tessaglia, in Anatolia e in altri luoghi del Vicino Oriente. La ceramica, quando compare dapprima nello strato successivo (il IX), è già di un tipo relativamente avanzato, facendo supporre che sia stata introdotta da gente immigrata da fuori.

Le case del livello IX erano ad ambienti rettangolari, ed un elemento sorprendente era l'uso di mattoni cotti per costruzione durante questo periodo, ma non dopo.

Età del bronzo minoica. - Le tre principali aree esaminate sono state a N della Via Reale vicino all'Armeria scavata dallo Evans, a S della Via, tra questa e la Casa degli Affreschi, e dietro le Case Hogarth ad O. I depositi di ceramica recuperati appartengono a tutti i periodi della classificazione minoica definita dallo Evans. Un profondo pozzo nel quartiere nord-orientale del palazzo è stato riempito durante il Minoico Antico I. Da questo provengono molti frammenti di calici con motivi lucidati (stile di Pyrgos) insieme a quelli di brocche dipinte in rosso su un fondo color cuoio nello stile di Haghios Onouphrios. Quattro successivi strati di occupazione sul lato settentrionale della Via Reale sono databili al Minoico Antico II; sul confine meridionale del palazzo è stato riconosciuto un pavimento con ceramica decorata in bianco crema su un'ingubbiatura scura (Minoico Antico III, secondo lo Evans) sopra all'ultimo pavimento dell'Antico Minoico II e sotto un deposito con vasi fatti a mano, decorati in rosso e bianco su fondo scuro, caratteristici del Minoico Medio I A. Da un altro deposito del Medio Minoico I A, sul lato meridionale della Via Reale, viene una coppa tipica dell'Antico Elladico III di ceramica minia grigia lucidata, importata dal continente greco. In un deposito del Minoico Medio I B nello stesso luogo si sono trovati frammenti di una brocca a vernice opaca, probabilmente importata da Milo nelle Cicladi.

In molte aree diverse si sono trovati depositi stratificati uno sull'altro assegnabili al Tardo Minoico I A, al Tardo Minoico I B e al Tardo Minoico II. Un ricco deposito di vasi del Tardo Minoico I B si è recuperato dal lato settentrionale della Via Reale. La presenza fra essi di rhytà e di altri vasi di carattere rituale fa pensare che possano provenire da un sacello. Una grande giara ha una decorazione fine di stile marino. Molti altri vasi erano decorati nello stile floreale con fiori e ramoscelli. La costruzione nella quale sono stati trovati questi vasi è stata evidentemente distrutta all'incirca nello stesso tempo di Zakro e di altri luoghi della Creta orientale e centrale. Si è pensato che questa serie di distruzioni nel Tardo Minoico I B sia stata causata dall'esplosione dell'isola vulcanica di Thera (Santorino) in un certo periodo intorno al XV sec. a. C. Su ambedue i lati della Via Reale si sono recuperati frammenti di grandi figurine d'avorio e resti di un'officina di un lavorante in avorio databili al periodo Tardo Minoico I B. Un uccello di avorio ha parti della superficie levigata lasciate ruvide; queste parti possono essere state ricoperte di sfoglia d'oro.

Tombe dell'Età del Bronzo minoica. - Un gruppo di quattro tombe a camera rovinate, del periodo Tardo Minoico II o leggermente posteriori, sono state scavate nel 1960 di fronte alla Tomba a tempio (Temple Tomb) a S del palazzo. Si sono riscontrate tracce di molti sarcofagi lignei, una era lungo e stretto e con bassi piedi. Una tomba a camera isolata del Tardo Minoico II vicino ad Haghios Joannis a N di Cnosso era stata saccheggiata e in seguito riusata per due seppellimenti durante il periodo Sub-Minoico. Uno dei corpi, probabilmente di una donna, aveva un lungo spillo di bronzo su ciascuna spalla come nelle tombe submicenee di donne nella necropoli ateniese del Ceramico. Il più lungo degli spilli aveva una capocchia di avorio.

Katsabà. - In questo suburbio ad E della moderna Iraldion, dove era la città portuale della C. del periodo del Bronzo, sono state scavate parti di case dei periodi Medio e Tardo Minoico. Fra queste era una casa-santuario del Tardo Minoico III. Un'altra grande tomba a camera del Tardo Minoico si è aggiunta alle sei tombe già scavate qui fin dall'ultima guerra. Da questa tomba proviene una pisside di avorio scolpita a rilievo con una scena unitaria raffigurante la cattura di tori.

Distruzione dell'ultimo palazzo. - Si è molto discusso sulla data della distruzione finale attraverso un incendio del palazzo del periodo del Bronzo e degli archivi delle tavolette in Lineare B trovate dallo Evans qui e altrove intorno alla città. Evans datò la distruzione del palazzo verso il 1400 a. C. In base alla considerazione che la lingua delle tavolette della Lineare B di C. è una forma di greco che sembra mostrare elementi più tardi rispetto al greco delle simili tavolette trovate a Pylos (che si ritiene distrutta intorno al 1200 circa a. C.) il Palmer nel 1960 avanzò l'ipotesi che la datazione delle tavolette di C. e della distruzione del palazzo fosse da porsi intorno al 1150 circa a. C. Cercò un sostegno a questa sua tesi nei taccuini di scavo scritti dallo Evans e dal suo assistente Mackenzie. Si ammette ora generalmente che la distruzione finale del palazzo di C. sia avvenuta un poco più tardi di quanto aveva supposto lo Evans, intorno al 1380 (Popham e Vermeule), al 1350 (Hood), o al 1250 (Raison). Si sono iniziati nel 1967 scavi nel luogo della Casa inesplorata dietro il Piccolo Palazzo nella speranza di ottenere nuovi documenti riguardo alla datazione delle tavolette di C. e alla distruzione finale del palazzo.

Cnosso greca e romana. - Sulle pendici settentrionali del colle di Gypsades a S del palazzo è stato scavato un santuario di Demetra. Si sono trovate qui le fondazioni di un piccolo tempio dorico insieme a pochi frammenti architettonici provenienti da esso. Un gran numero di oggetti votivi, in gran parte statuine frammentarie di terracotta, si è recuperato da pozzi irregolari scavati fuori del tempio sul lato orientale. Altri oggetti votivi, che erano stati gettati nei pozzi, comprendono gioielli di argento e di bronzo, sigilli di pietra (alcuni minoici) e monete. Il tempio e la maggioranza degli oggetti votivi sono greci, ma il culto del santuario continuò fino al periodo imperiale romano.

Lo scavo della Villa di Dioniso cominciato prima dell'ultima guerra, è stato portato a termine nel 1960. Si tratta di una grande casa romana con interessanti pavimenti a mosaico dietro la basilica civile romana ad O. Una tomba romana a camera costruita in pietra e con vòlta a botte a Makritichos a N del palazzo del periodo del Bronzo è stata usata per molte deposizioni con corredo di balsamarî vitrei, lucerne fittili e monete bronzee.

Una chiesa basilicale nella necropoli romana nella area del moderno Sanatorio a N della città greco-romana sembra che sia stata eretta nel tardo V sec. o ai primi del VI sec. sopra un gruppo di più antiche tombe cristiane del III o IV secolo. I pavimenti del nartece e delle navate sono a mosaico. Una serie di tombe si è impiantata sopra al pavimento della navata, e una di queste, con un foro per libazioni che scendeva giù nella fossa sottostante, era ancora intatta. Lo scheletro nella tomba mancava del cranio e sembra che la testa sia stata rimossa come reliquia. Accanto alla chiesa sul lato O si sono ritrovate le fondazioni di un campanile. La base della torre è stata abitata da abusivi dopo che la chiesa non era più in uso e forse durante il periodo dell'occupazione araba di Creta nel IX-X sec. d. C.

Bibl.: Generale: Arch. Survey of the Knossos Area, a cura di M. S. F. Hood, Londra: British School at Athens, 1958. Per lavori a C. dal 1959, v. Arch. Reports for 1959-60, p. 21 ss.; 1960-61, p. 25 ss.; 1961-62, p. 25 ss.; 1962-63, p. 29; 1963-64, p. 26; 1964-65, p. 27 s.; 1865-66, p. 22; 1966-67, p. 20; cfr. ᾿Αρχ. Δελτίον, Χρονικά, 16, 1960, p. 264 ss.; 17, 1961-62, p. 294 ss. e rendiconti, in Bull. Corr. Hell. e Κρητικὰ Χρονικά.

Neolitico: J. D. Evans, Excavations in the Neolithic Settlement of Knossos, 1957-60. Part I, in Ann. Br. Sc. Athens, 59, 1964, p. 132 ss.; id., Excavations in the Neolithic Mound of Knossos 1958-60, in London Institute of Archaeology Bulletin, 4, Londra 1964.

Età del Bronzo minoica: in generale: S. Marinatos - M. Hirmer, Κρήτη καὶ Μυκηναικὴ ῾Ελλάς, Atene 1959; G. Huxley, Crete and the Luwians, Oxford 1961; J. W. Graham, The Palaces of Crete, Princeton 1962; R. W. Hutchinson, Prehistoric rete, Harmondsworth 1962; F. Matz, Minoan Civilization: Maturity and Zenith, in Cambridge Ancient History, II, Capitoli IV (b); XII, Cambride 1962; id., Crete and Early Greece, Londra 1962; F. Schachermeyr, Die minoische Kultur des alten Kreta, Stoccarda 1964; S. Alexiou, Μινωϊκὸς Πολιτισμός, Iraklion 1964; N. Platon, Crete (Archaeologia Mundi), Ginevra 1966; S. Hood, The Home of the Heroes: the Aegean before the Greeks (Libraryof the Early Civilizations), Londra 1967.

Risultati degli scavi fino al 1961: S. Hood, Stratigraphic Excavations at Knossos, 1957-61, in Κρετικὰ Χρονικά, 1961-62, I, p. 92 ss.

Case: S. Hood - P. de Jong, A Late Minoan III "Kitchen" at Makritikhos (Knossos), in Ann. Br. Sc. Athens, 53-54, 1958-59, p. 182 ss.

Tombe: S. Hood, G. Huxley, N. Sanrdas, A Minoan Cemetery on Upper Gypsades, in Ann. Br. Sch. Athens, 53-54, 1958-59, p. 194 ss.; id., A Minoan Shaft-grave on the Slopes opposite the Temple Tomb, e A Minoan Shaft-grave in the Bank with Hogarth's Tombs, ibid., 281 ss.; J. N. Coldstream, Five Tombs at Knossos, ibid., 58, 1961, p. 30 ss.

Katsambà: Πρακτικά, 1955 (1960), p. 311 ss.; 1963 (1966), p. 189 ss.; 1964 (1966), p. 169 ss.; Τὸ ῎Εργον τῆς ᾿Αρχ. ῾Εταιρείας κατά τὸ 1963, p. 177 ss.; 1964, p. 130 s.

Data della distruzione dell'ultimo palazzo: per completi riferimenti fino al 1965, v. E. Grumach, Bibliographie der kretisch-mykenischen Epigraphik e Supplement, I (1962-1965), Monaco 1963, 1967; C. W. Blegen, A Chronological Problem, in Minoica (Sundwall Festschrift), Berlino 1958, p. 61 ss.; L. R. Palmer - J. Boardman, On the Knossos Tablets, Oxford 1963; J. Boardman - L. R. Palmer, The Knossos Tablets, in Antiquity, 38, 1964, p. 45 ss.; L. R. Palmer, Mycenaeans and Minoans, Londra 1961; seconda ed., 1965; id., The Documentation of the Knossos Excavations, in Κρητικά Χρονικά, 1961-62, I, p. 162 ss.; id., A Stone Lamp from Knossos, ibid., 1963, p. 290 ss.; id., Knossos: Towards a Final Solution, in Cong. Int. Mic., I, 1967, Part. 2, p. 141 ss.; J. Boardman, The Date of the Knossos Tablets, in Κρητικά Χρονικὰ, 1961-62, I, p. 167 ss.; S. Hood, "Last Palace" and "Reoccupation" at Knossos, in Kadmos, IV, 1965, p. 16 ss.; id., Date of the "Reoccupation" Pottery from the Palace of Minos at Knossos, ibid., V, 1966, p. 121 ss.; id., The Last Palace at Knossos and the Date of its Destruction, in Studi Micenei, II, Roma 1967, p. 63 ss.; C. Hopkins, A Review of the Throne Room at Knossos, in Am. Journ. Arch., 67, 1963, p. 416 ss.; V. E. G. Kenna, Seals and Script III. Cretan Seal Use and the Dating of Linear Script B, in Kadmos, III, 1964, p. 29 ss.; id., The Historical Implications of Cretan Seals, in Arch. Anz., 1964, p. 911 ss.; id., The Chronology of the Sealings in the South West Basement of the Palace at Knossos, in Kadmos, IV, 1965, p. 74 ss.; M. R. Popham, A Matter of Definition and a Question of Fact, in Am. Journ. Arch., 68, 1964, p. 349 ss.; id., The Last Days of the Palace at Knossos: Complete Vaes of the Late Minoan III B Period, in Studies in Medit. Arch., V, Lund 1964; id., The Palace at Knossos: its Destruction and Reoccupation reconsidered, in Kadmos, V, 1966, p. 17 ss.; id., The Destruction of the Palace of Knossos and its Pottery, in Antiquity, 40, 1966, p. 24 ss.; J. Raison, Une controverse sur la chronologie cnosienne, in Bull. de l'Association, G. Budé, 1961, p. 305 ss.; id., Recherches sur la Chronologie des Écritures Mycéniennes: les Inscriptions Peintes sur Vases, in Cong. Int. Mic., i, 1967, Parte 1a, p. 433 ss.; H. Reusch, Zur Datierung des Thronraums von Knossos, in Kadmos, III, 1964, p. 179 ss.; A. M. Snodgrass, The Linear B Arms and Armour Tablets - Again, ibid., IV, 1965, p. 96 ss.; L. A. Stella, Per la Cronologia dei Testi di Cnosso, in Ist. di Fil. Classica Trieste, 7, 1960, p. i ss.; E. Vermeule, The Fall of Knossos and the Palace Style, in Am. JOurn. Arch., 67, 1963, p. 193 ss.; P. Warren, Two Palatial Stone Vases from Knossos, in Ann. Br. Sc. Athens, 60, 1965, p. 154 ss.

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Sigilli e cretule: M. A. V. Gill, The Knossos Sealings: Provenance and Identification, in Ann. Br. Sc. Athens, 60, 1965, p. 58 ss.; id., Seals and Sealings: some Comments, in Kadmos, V, 1966, p. i ss.

Pitture parietali: H. Reusch, Zum Wandschmuck des Thronsaales in Knossos, in Minoica (Sundwall Festschrift), Berlino 1958, p. 334 ss.; N. Platon, Συμβολὴ εἰς τὴν σπουδὴν τῆς μινωϊκὴς τοιχογραϕίας, in Κρητικὰ Χρονικά, 1959, p. 319 ss.; S. Alexiou, Neue Wagendarstellungen aus Kreta, in Arch. Anz., 1964, p. 785 ss.; M. A. S. Cameron, Four Fragments of Wall Paintings with Liner A Inscriptions, in Kadmos, IV, 1965, p. 7 ss.; id., The Wall Paintings with Linear Signs from the "House of the Frescoes", ibid., IV, 1965, p. 170 s.; id., An addition to "la Parisienne", in Κρητικὰ Χρονικά, 1964, p. 37 ss.; A. Evans, Knossos Fresco Atlas, con testo a cura di M. Cameron e S. Hood, Farnborough 1967; W. S. Smith, Interconnections in the Ancient Near East, Yale University Press 1965, p. 63 ss.

Trovamenti varî: S. Alexiou, Νέα παράστασις λατρείας ἐπὶ μινωικοῦ ἀναγλυϕοῦ ἀγγείου, in Κρητικὰ Χρονικά, 1959, p. 346 ss.; id., ῎Οστρακον μὲ παράστασιν ἀνθρωπινῆς μορϕῆς ἐκ Κνωσσοῦ, in Χαριστήριον εἰς ᾿Ορλάνδον, II, Atene 1966, p. 112 ss.; G. Cadogan, An Egyptian Flint Knife from Knossos, in Ann. Br. Sch. Athens, 61, 1966, p. 147 s.; M. R. Popham, Some Late Minoan III Pottery from Crete, ibid., 60, 1965, p. 316 ss.

Periodo Post-Minoico: J. Boardman, The Cretan Collection in Oxford, Oxford 1961; id., Protogeometric Graves at Agios Ioannis near Knossos, in Ann. Br. Sc. Athens, 55, 1960, p. 128 ss.; id., Archaic Finds at Knossos, ibid., 57, 1962, p. 28 ss.; S. Hood - J. Boardman, A Hellenic Fortification Tower on the Kefala Ridge at Knossos, ibid., 52, 1957, p. 224 ss.; J. N. Coldstream, A Geometric Well at Knossos, ibid., 55, 1960, p. 128 ss.; id., Archaic Finds at Knossos, ibid., 57, 1962, p. 28 ss.; S. Hood - J. Boardman, A Hellenic Fortification Tower on the Kefala Ridge at Knossos, ibid., 55, 1960, p. 159 ss.; W. H. C. Frend, The Byzantine Basilica Church at Knossos, ibid., 57, 1962, p. 186 ss.

Datazione archaeomagnetica: J. C. Belshé - R. M. Cook, Some Archaeolomagnetic Results from Greece, in Ann. Br. Sch. Athens, 58, 1963, p. 8 ss.