Firth, Colin Andrew

Lessico del XXI Secolo (2012)

Firth, Colin Andrew


Firth, Colin Andrew. – Attore cinematografico e teatrale inglese (Greyshott 1960). Dopo l’esordio da protagonista nel film Valmont (1989), di Milos Forman, per il suo fascino educato, disinvolto e upper-class è stato spesso scelto per interpretare film in costume o trasposizioni cinematografiche di pièce teatrali. Si è quindi cimentato nell’opera di Oscar Wilde The importance of being Earnest (2002), di Oliver Parker, ha preso parte alla biografia del pittore Johannes Vermeer in Girl with a pearl earring (2003), di Peter Webber, e ha interpretato il ruolo di un noto conduttore televisivo degli anni Cinquanta in Where the truth lies (2005), di Atom Egoyan, di un nobiluomo inglese in Easy virtue (2008; Un matrimonio all’inglese), di Stephan Elliott, e di lord Henry Wotton nell’adattamento cinematografico del romanzo di Oscar Wilde Dorian Gray (2009), di Oliver Parker. Ha partecipato inoltre a numerosi film di successo tra cui: Shakespeare in love, di John Madden (1998); Bridget Jones's diary, di Sharon Maguire (2001); Mamma mia!, di Phyllida Lloyd (2008); A Christmas carol, di Robert Zemeckis (2009); Main Street, di John Doyle (2010); Tinker, tailor, soldier, spy (2011; La talpa) di Tomas Alfredson. È stato premiato con la Coppa Volpi al Festival di Venezia per aver impersonato un professore omosessuale degli anni Sessanta del 20° sec. in A single man (2009), esordio alla regia di Tom Ford e nel 2011 ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista per The king’s speech (2010) di Tom Hooper, grazie all’intensa interpretazione del re d’Inghilterra Giorgio VI.

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