COLMATA PERSIANA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1959)

COLMATA PERSIANA

L. Vlad Borrelli

Fu così denominato lo scarico di materiali risultanti dalla duplice distruzione persiana dell'acropoli di Atene (nel settembre 480 e nell'estate 479 a. C.) che fu incorporato nelle fondamenta delle nuove fortificazioni costruite da Temistocle nel 478 a. C., dopo Platea, sui lati O e N dell'Acropoli e da Cimone su quelli E e S, nel 467 a. C., dopo la battaglia dell'Eurimedonte. In tale scarico furono rinvenuti elementi architettonici e materiale plastico appartenenti agli edifici dell'Acropoli pre-persiana; Temistocle si valse anzi del fregio dell'Hekatòm-pedon costruito dai Pisistratidi e dei rocchi di colonne del Partenone, costruito sotto Clistene, come motivo decorativo sulla fronte delle sue mura.

Gli oggetti della c. persiana costituiscono il più prezioso gruppo di opere arcaiche del Museo dell'Acropoli di Atene (basti citare le kòrai ed i koùroi) e ricevono dalla particolare condizione di ritrovamento un fermo terminus ante quem (v. atene, vol. i, p. 863).

Molte di queste opere nelle mutilazioni e nelle bruciature recano i segni del vandalismo persiano ma, grazie alla loro precoce sottrazione dall'effetto degli agenti atmosferici conservano nel volto, nelle vesti e nei capelli le tracce di una policromia che una più lunga esposizione alle intemperie avrebbe rapidamente cancellato (e queste sono più sensibili nelle opere prossime al 480, come, ad esempio, la Kore di Eutidico, l'Efebo biondo, ecc.); esse offrono altresì un quadro singolarmente completo dell'arte greca nell'Attica dal primo terzo del VI ai primi decennî del V sec. a. C., e cioè dall'età arcaica alla soglia dello stile severo.

Va distinta dalla c. persiana la colmata dei tiranni (Tyrannenschutt) che comprende lo strato di materiali in poros (fra cui i frontoni dei tempietti arcaici), rinvenuto nelle fondamenta del tempio dell'età di Clistene (5o8 a. C.) a S e S-E del Partenone di Pericle.

Bibl.: G. Dickins, Catal. Acrop. Mus., Cambridge 1912; W. Judeich, Topogr. v. Athen, Monaco 1931, p. 67, n. 1; H. Schrader, Arch. Marmorbildwerke v. Acropolis, Francoforte s. M. 1939; H. Payne, Arch. Marble Sculpture from the Acropolis, II ed., Londra 1950.