COLOPHON

Enciclopedia Italiana (1931)

COLOPHON (dal gr. κολοϕών "fastigio, fine, ultima mano")

Giannetto Avanzi

Termine con cui viene indicata la formula posta in fine ai libri dai primordî della stampa ai primi anni del sec. XVI; conteneva, generalmente, il nome dello stampatore, il luogo e la data di stampa e, spesso, altre notizie inerenti alla pubblicazione del libro (nome del correttore, di chi aveva concorso nella spesa, ecc.). Il colophon, detto anche soscrizione o sottoscrizione, teneva l'ufficio del frontespizio (v.), il cui uso venne introdotto più tardi; la formula è imitata dalle parole con cui terminavano le scritture dei codici: explicit liffir, ecc. L'uso del colophon, ad opera dei prototipografi, compare per la prima volta nel Psalmorum codex stampato dai soci Fust e Schoeffer di Magonza nel 1457, e costituisce un prezioso contributo per la storia della stampa. Nell'editoria contemporanea tale uso è stato largamente ripreso come un ornamento del libro, in edizioni speciali o di lusso.

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