Cominciare

Enciclopedia Dantesca (1970)

cominciare

Fernando Salsano

. Col significato di " principiare " è attestato, con valore assoluto, in Vn XVIII 9 pareami avere impresa troppo alta matera quanto a me, sì che non ardia di cominciare; e così dimorai alquanti dì con desiderio di dire e con paura di cominciare (desiderio e timore di dire preludono al nuovo tempo della poesia per Beatrice, quella della ‛ loda ', che si apre nel successivo cap. XIX con Donne che avete intelletto d'amore); Cv I XI 8, II II 1 Cominciando adunque, dico che la stella di Venere due fiate rivolta era (c. qui ha un particolare valore: ricorda che, dopo il proemio del primo trattato, e dopo il cap. II dedicato ai quattro sensi, ha finalmente inizio il commento della prima canzone); Il XIII 20, III VIII 3, IV Le dolci rime 18, ripreso in II 2 e 17. Ha valore sostantivo in If II 39 sì che dal cominciar tutto si tolle (" Si allontana recisamente e completamente da ciò che è stato l'inizio del pensiero o dell'azione ", Grabher); III 24 pianti e alti guai / risonavan per l'aere... per ch'io al cominciar [" al sentirli per la prima volta ", Chimenz] ne lagrimai; IX 11, Pg XXX 22, Fiore XI 11. Ancora col significato di " principiare " Si riferisce in particolare a una composizione di cui indica le prime parole, come in Vn III 9 questo sonetto, lo quale comincia: A ciascun'alma presa; III 14, VIII 3, IX 8, XIX 3, XXII 8, XXVI 9, XXVII 2 (due volte), XXXI 1, XXXII 3, XXXIII 4 (due volte), XXXIV 3 e 5, XXXV 4, XXXVI 3, XXXVII 3, XXXVIII 4 e 7, XL 5 e XLI 2; si riferisce altresì, nelle distinzioni richieste dal commento, a singole parti della composizione: Vn III 13 La seconda parte comincia quivi; VII 7, VIII 7 e 12, IX 13, XII 16, XIII 10, XV 7 e 9, XVI 11, XIX 15 e 16, XX 6 e 7, XXI 5 (due volte) e 6, XXII 11 e 17, XXIII 29, 30 e 31, XXIV 10 e 11, XXXI 3, 4, 5 e 6, XXXII 4, XXXIV 4 e 5, XXXVII 4, XXXVIII 7 e XLI 8; così anche in Cv II IX 1 in questo verso che comincia: Trova contraro tal che lo distrugge, intendo...; X 1, III I 13, XIV 2, XV 1; e in III II 1 e comincia questa seconda parte: E certo; V 2 (tre volte), VII 1, IX 2, IV II 1 e 2 (due volte), III 2 (due volte), 4 e 5, X 1, 2 e 3, XIV 1, XVI 2 (due volte) e 3, XVII 1, XVIII 1, XIX 1, 2 e 7, XX 7, XXIII 1, 2 e 5 (tre volte), XXVI 1, XXVII 1, XXVIII 1, XXX 1 (due volte). Ha un uguale ufficio introduttivo, ma con una costruzione singolare, in Vn XII 12 16 Con dolze sono, quando se' con lui / comincia esce parole...

Vale " aver inizio ", in Pg XX 133 Poi cominciò da tutte parti un grido; Vn XXIV 1 mi sentio cominciare un tremuoto nel cuore; Cv II IV 17, XIV 12, IV XXII 6 (due volte), e Pd VI 35; come pronominale, in Cv IV XIV 4 dove nobilitade per processo di tempo si cominci, e 5, Vn XVI 10 13. Come " aver inizio " in senso spaziale è attestato in If XXV 21 infin dove comincia nostra labbia, e con valore sostantivo in If I 31 Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta. Vale " aver origine ", in Pd XXVII 108 La natura del mondo... / quinci comincia come da sua meta, e Cv II IV 17 alcuno senso (dal quale comincia la nostra conoscenza).

Col significato di " prendere inizio " del discorso da qualcosa, è attestato in Cv III XII 6 si parlava cominciando dal sole corporale, IV VI 4, e nella forma pronominale in Vn XXIII 15 Allora, cominciandomi dal principio infino a la fine, dissi loro; nel senso di " compiere per primo " un'azione, è attestato in Cv IV VI 15 E però che Aristotele cominciò a disputare andando in qua e in lae.

Nella forma transitiva, vale " iniziare " un'operazione, espressa con un sostantivo, in If XXII 2 e cominciare stormo e far lor mostra; Pg IX 13, Fiore XIII 5, XIV 1, XXXIX 14, CXLVII 3, CCXIII 4. Più frequenti sono i casi in cui l'operazione è espressa con un infinito retto da ‛ a. ', come in If XIX 48 comincia' io a dir, " se puoi, fa motto "; Pg XVII 5, XXVI 11, Pd XI 56, XXX 5; Rime LXX 13 ch'ogni mio spirto comincia a fuggire; LXXXIV 2; Rime dubbie II 5; Vn II 4, 5, 6 e 7, III 8, IV 1, XII 4 e 6, XIII 1, XIV 7, XVIII 3 e 5, XIX 1 e 17, XXIII 3, 5 e 14, XXV 6, XXVII 1, XXXV 3, XXXVII 1, XXXVIII 7, XXXIX 3; Cv II II 5, XII 7 (due volte) e 8, XV 11, III I 12, V 16, VI 1, IV I 3 (due volte), V 7, XXV 1; Fiore XXXIII 5, XLV 5, LXXIII 3, LXXV 2 e sì la cominciai a domandare, LXXIX 12, CXXXIII 1, CCI 12, CCIV 7, CCXI 5 E poi la cominciò a predicare. Con ellissi di ‛ dire ' o ‛ parlare ', introduce un discorso diretto, in If II 10 Io cominciai: " Poeta che mi guidi, / guarda la mia virtù... " (in questo caso c. non ha solo una funzione introduttiva: collegandolo al preludio delle prime due terzine, vi si può sentire il concludersi della meditazione sull'arduo compito e la decisione di confessare il proprio sgomento); IV 14 e 47, VII 2, X 5, XV 46, XXXIII 4 Poi cominciò: " Tu vuo' ch'io rinovelli... " (anche qui il verbo introduttivo intensifica e conclude la pausa mimica della prima terzina, interposta tra la domanda di D. e la risposta di Ugolino); Pg I 112, IV 43 Io era lasso, quando cominciai: / " O dolce padre, volgiti... ", e 123, VII 86, XIX 128; Pd 111 35 e cominciai, / quasi com'uom cui troppa voglia smaga; X 52, XXIV 127, XXVI 7 Comincia dunque; e dì ove s'appunta / l'anima tua (dove, per la distinzione dal verbo ‛ dire ', acquista un valore assoluto); Rime CIV 45; Cv IV XXIX 4 risponde Giovenale ne l'ottava satira, quando comincia quasi esclamando: " Che fanno queste onoranze... ? ".

Ancora con il significato di " iniziare " ha per oggetto una composizione poetica, come in Vn III 9 e cominciai allora questo sonetto; IX 8, XIX 3, XXVII 2, XXXI 1, Cv IV I 9; o una sua parte, come in III II 1 ultimamente mi scuso da insufficienza... e questo comincio quando dico; il medesimo significato si completa con l'indicazione del primo verso della canzone, in Pg XXIV 50 colui che fore / trasse le nove rime, cominciando / ‛ Donne ch'avete intelletto d'amore '. " Iniziare " nel senso di " creare " è attestato in Cv III XV 15 con lei [la sapienza] Iddio cominciò lo mondo (cfr. Amor che ne la mente 72 costei pensò chi mosse l'universo).

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