Confucianesimo

Dizionario di Storia (2010)

confucianesimo


Il sistema di dottrine elaborate da Confucio e dai suoi successori, che costituisce l’asse del pensiero cinese classico. Il c. non viene considerato come una religione, mancando dell’interesse per la metafisica, che appare invece più tardi nel neoconfucianesimo con Zhu Xi e Wang Yangming, ma piuttosto come un sistema morale ed etico, che mira a mantenere l’ordine sociale e politico. All’armonia nella società e nello Stato corrisponde quella universale. Confucio pretese di essere non un profeta o una divinità, ma un semplice maestro, e di trasmettere non una verità nuova, ma la saggezza del passato. Egli ripartisce gli uomini in quattro classi: coloro che hanno scienza e virtù per natura, coloro che acquistano l’una e l’altra con lo studio e la diligenza, coloro che pur essendo incapaci si sforzano di acquistarle e infine coloro che neppure tentano di migliorare. Alle prime due classi appartengono i santi e gli uomini superiori: sono essi i dirigenti e i principi che guidano la collettività e ogni attenzione deve essere dedicata alla loro formazione, dato che le doti morali del principe si riflettono in quelle del popolo. Virtù fondamentali del c. sono ren (l’umanità, la benevolenza, la gentilezza, l’altruismo), yi (la giustizia), li (il rito, il cerimoniale), zhi (l’intelligenza, la cultura), xin (la fedeltà al superiore, alla parola data). Ai doveri dell’individuo verso sé stesso e verso lo Stato, in una società gerarchizzata, devono essere aggiunti anche quelli verso la famiglia e, primo fra tutti, il dovere della pietà filiale, che sussiste anche dopo la morte dei genitori (donde il culto degli antenati con i sacrifici connessi). Il problema della natura umana ricevette un grande sviluppo con Mencio (370-289 a.C.), secondo cui l’uomo è per natura buono, ma può errare per ignoranza o per cattivo esempio, e da Xunzi, secondo cui l’uomo è per natura cattivo, pur potendo essere corretto da una buona educazione. Nonostante l’insuccesso che accompagnò in vita Confucio e le persecuzioni inflitte ai confuciani, specie durante la dinastia Qin, con gli Han (206 a.C.-220 d.C.) si ebbe il riconoscimento del loro insegnamento come dottrina ufficiale: l’istituzione degli esami statali fece sì che per gran parte della storia cinese la classe dei letterati fosse, per preparazione, confuciana. I principali testi della dottrina confuciana sono fissati nei Cinque classici e nei Quattro libri. Il contenuto dei Cinque classici risale in gran parte a epoca molto antica, mentre la redazione, posteriore, varia da testo a testo e contiene anche falsificazioni. Essi sono: il Libro dei mutamenti, il Classico dei documenti, il Classico dei versi, il Libro dei riti e Primavere e autunni. I Quattro libri sono testi di diretta produzione della scuola confuciana, selezionati in epoca Song (960-1279), e costituiscono il cardine del c. vero e proprio: Analecta di Confucio, La grande scienza, Il giusto mezzo e Mencio.

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