Confùcio

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Pensatore cinese (Zou, Shandong, 551 a. C. circa - Qufu 479 a. C.). Il suo cognome era Kong: per nomi ebbe Qiu e Zhong Ui, ma è passato alla storia col nome di Kong Fuzi ("Maestro Kong"), donde i gesuiti del sec. 16º crearono la forma latina Confutius (it. Confucio). Apparteneva alla classe dirigente del principato di Lu, e questo sfondo aristocratico aiuta a comprendere la sua vita e soprattutto il suo pensiero. Secondo la tradizione ebbe una povera infanzia e più tardi ricoperse alcune modeste cariche amministrative. Soltanto a cinquant'anni fu chiamato dal principe di Lu e nominato ministro della Giustizia. Il sovrano però non volle seguire i suoi consigli, ossia adeguarsi alle sue dottrine, e C. abbandonò la carica. Per tredici anni condusse quindi la vita, allora abbastanza comune, di un filosofo errante, offrendo i suoi servigi ai varî principi feudali. Non ebbe successo, e infine si ritirò nel Lu, suo paese d'origine, dedicando gli ultimi anni all'insegnamento della sua dottrina e forse anche alla raccolta ed esegesi dei testi del passato. L'opera da cui meglio traspare la sua dottrina sono le "Dissertazioni" (Lun yu) con i suoi discepoli. L'unico testo che quasi certamente risale a lui è "Primavera e autunno" (Chun qiu). La tradizione afferma che il principe di Lu, dopo la morte di C., gli dedicò un tempio e istituì sacrifici che, sospesi durante il regno del primo imperatore Qin, Shi Huangdi, furono ripresi dalla dinastia Han. Più tardi, e specialmente sotto i Song e i Ming, in ogni città furono eretti templi (wenmiao) nei quali erano onorati C. e i suoi principali discepoli; fin dal sec. 6º i funzionarî erano tenuti a compiervi sacrifici e altri atti rituali. A C. furono dati varî titoli onorifici, come quello di Zhinshen ("Santo perfetto"). Dopo la caduta dell'impero (1911), un culto vero e proprio si è conservato solo negli ambienti più tradizionalisti e, dopo il 1949, solo a Taiwan. La valutazione del confucianesimo come eredità culturale ha invece attraversato varie fasi: la condanna più violenta è stata espressa durante una campagna ideologica nel 1974, mentre negli anni Ottanta si è assistito a una ripresa degli studî confuciani e al restauro dei monumenti legati alla memoria di C., in particolare la residenza di Qufu.

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