Cónti. - Famiglia romana, discesa, a prescindere dalle origini leggendarie, dai conti di Segni. Il suo più illustre membro fu Giovanni Lotario, figlio di Trasimondo, eletto papa (Innocenzo III) nel 1198. Diversi suoi congiunti ebbero la tiara: Ugolino (Gregorio IX) e Rinaldo(Alessandro IV) mentre Giovanni (m. 1213) fu cancelliere della Chiesa (1205) e Ottaviano(m. 1321) camerlengo e legato. I C. avevano case nella Suburra (Tor de' C.), poi presso la Torre delle Milizie: Riccardo, fratello di Innocenzo III, era signore di Poli, Guadagnolo e Valmontone e conte di Sora. Divisisi in due rami, i C. di Valmontone finirono con l'innestarsi nella famiglia Sforza (1548); i C. di Poli, dopo aver avuto un altro pontefice con Michelangelo (Innocenzo XIII) si estinsero nel 1815.
Famiglia romana. Fu un ramo della famiglia dei Conti di Segni. Le sue origini storiche risalgono a Trasimondo, padre di quel Giovanni Lotario, che fu nel 1198 papa Innocenzo III. La famiglia si stabilì allora in Roma e vi innalzò quella Tor de' Conti che parve al Petrarca tota urbe unica (De reb. famil., ...
anagrafe dei conti correnti (anagrafe dei conti, anagrafe dei conti correnti bancari), loc. s.le f. Archivio centralizzato che consente alle autorità competenti, in particolare al fisco e alla magistratura, di compiere controlli sui conti correnti bancari....
cónto3 s. m. [der. di contare «raccontare»], letter. – Racconto, narrazione: il Boccaccio raccoglie le pietruzze dai conti dai favolelli dalle leggende di tutti i giullari e menestrelli per istoriarne il suo musaico romano (Carducci).