Convolto

Enciclopedia Dantesca (1970)

convolto

Lucia Onder

Participio passato di ‛ convolgere ', in If XXI 46 Quel s'attuffò, e tornò sù convolto; / ma i demon che del ponte avean coperchio, / gridar...

Il valore del termine è piuttosto dubbio e ha suscitato varie interpretazioni: " involto e inviluppato di pece " per il Vellutello, seguito dalla Crusca, dal Del Lungo (Dal secolo e dal poema di D., II 471) e dal Barbi, che intende " tutto imbrattato " (Problemi I 273); invece il Parodi (" Bull. " VI [1899] 11; l'interpretazione è ripresa anche da F. Ronchetti, Note dantesche. Qui non à luogo il Santo Volto, in " Fanfulla della Domenica " 20 ottobre 1901; cfr. " Bull. " IX [1902] 202), rifacendosi ai commentatori precedenti (si vedano il Castelvetro: " rigirato in su dal bollimento della pece "; il Lombardi: " Col capo e piedi in giù, e con la schiena in su, compiegato in arco "), intende " rivolto, rigirato dal sotto in su... capovolto ", perciò anche " raggomitolato su se stesso " (quest'ultimo valore è nel participio latino convolutus).

La prima interpretazione giustificherebbe la sacrilega e irriverente allusione dei diavoli che paragonano il Santo Volto, un crocifisso bizantino di legno nero venerato nella basilica di San Martino in Lucca, al muso nero dei dannati (ma si veda anche l'ipotesi del Bassermann [Orme 137], che D. alluda alla moneta lucchese che da una parte ne portava l'impronta). Se si accoglie la seconda interpretazione, si immagina il dannato con la schiena piegata ad arco, genuflesso come un orante davanti a un'immagine sacra.

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