Cooperazione

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

cooperazione


Azione svolta in comune da più soggetti (individui, enti, Stati, organizzazioni internazionali) per il conseguimento di un determinato fine.

Cenni storici

L’idea di c. si affermò, tra Otto e Novecento, dapprima in ambito politico-sociale, come concezione alternativa all’individualismo competitivo che caratterizza l’economia capitalistica. Il movimento cooperativo nacque infatti in Inghilterra e in Francia come risposta, da parte dei ceti più deboli, all’imporsi del capitalismo. Il primo a utilizzare il termine ‘c.’, in contrapposizione a ‘competizione’ e a ‘individualismo’, fu l’industriale inglese R. Owen (➔), che per realizzare le proprie idee socialiste fondò alcuni villaggi cooperativi. Nel corso del Novecento le imprese cooperative si diffusero in tutti i settori dell’economia: dalla vendita dei beni di consumo alla produzione, dalle assicurazioni alle banche, dall’edilizia ai servizi sociali.

Il movimento cooperativo in Italia

Il movimento si affermò, in particolare nella parte settentrionale e centrale della penisola italiana, nell’ultimo ventennio dell’Ottocento. Sorsero cooperative di consumo (a Milano, Roma, Firenze, Torino, Trieste e nella Valle Padana), cooperative creditizie (banche popolari e casse rurali) e cooperative di produzione (latterie e cantine sociali, consorzi agrari). Incoraggiate dai governi Giolitti (1903-14) e fortemente ridimensionate dal fascismo (che ne sciolse le organizzazioni), le cooperative si svilupparono impetuosamente nel dopoguerra, grazie a una legislazione favorevole. ● Le società cooperative (➔ cooperativa, società) sono oggi circa 200.000 e rappresentano il terzo settore dell’economia, accanto al settore privato e a quello pubblico. Il loro ruolo è stato particolarmente importante nel settore agricolo, nella rete distributiva (supermercati e negozi) e nell’edilizia; in quanto al settore del credito, grazie alle banche cooperative si è potuto sviluppare, nel Centro-Nord, quel tessuto di piccole imprese che è stato per anni uno dei punti di forza dell’economia italiana. A partire dagli anni 1990, sono sorte cooperative anche nei settori del trasporto, del turismo e soprattutto dei servizi sociali (non profit).

Cooperazione internazionale

Nella seconda metà del 20° sec. la c. si è estesa alla politica internazionale e ai rapporti tra Stati, sia nell’impegno comune in difesa della pace sia come modo privilegiato per affrontare i problemi economici, ambientali e sanitari di rilevanza internazionale. In questa veste, essa ha ispirato la nascita di numerosi organismi internazionali e di una vasta rete di associazioni private fondate sul volontariato (le Organizzazioni Non Governative, ONG).

Giochi cooperativi

Nel linguaggio della teoria dei giochi (➔ giochi, teoria dei) un gioco è detto cooperativo quando sono possibili accordi vincolanti tra i giocatori. Se i giocatori perseguono un fine comune, infatti, almeno per la durata del gioco alcuni di essi possono tendere ad associarsi per migliorare il proprio payoff e la garanzia è rappresentata dagli accordi vincolanti (➔ anche giochi cooperativi, teoria dei).