Corrado II

Corrado II (Currado; detto il Salico)

II Capostipite della dinastia imperiale di Franconia (nato nel 990 c.), nominato re di Germania alla morte di Enrico II di Sassonia (1024) e incoronato imperatore da Giovanni XIX (26 marzo 1027).

Scese una prima volta in Italia nel 1026 su invito del vescovo di Milano Ariberto d'Intimiano; soggiornò alcun tempo in Firenze, secondo quanto sostiene G. Villani (IV 9) e fece una spedizione, che non ebbe alcun risultato notevole, contro i Saraceni dell'Italia meridionale. Richiamato in Germania dalla ribellione dei grandi feudatari, cui si era affiancato il suo stesso figliastro Ernesto di Svevia, riuscì rapidamente a ristabilire la sua autorità. Ottenne inoltre un atto di vassallaggio da parte del re di Polonia (1030) e, in ottemperanza ad accordi presi col re Rodolfo III, alla morte di questi occupò la Borgogna (1032). Sceso nuovamente in Italia nel 1036, nella contesa fra Ariberto e i suoi vassalli si schierò in favore di questi ultimi: l'abbandono del suo fido vassallo e sostenitore è indice del suo acume e della sua freddezza politica; infatti si era reso conto che il maggior pericolo alla sovranità dell'Impero veniva dai grandi feudatari, e appunto per indebolire la loro autorità concesse, durante l'assedio di Milano, l'Edictum de beneficiis (Costitutio de feudis, 1037) che sanciva appunto l'ereditarietà dei feudi minori. C. non vide il risultato della sua innovazione; morì infatti poco dopo, nel 1039.

In C. alcuni antichi commentatori (Pietro, Buti, Landino) identificano lo 'mperador Currado che, seguito nella sua spedizione contro gl'infedeli da Cacciaguida, lo cinse de la sua milizia (Pd XV 139-140); di questo avviso sono anche alcuni moderni, fra i quali lo Scartazzini, che si basano soprattutto sul passo del Villani. Ma questa identificazione è insostenibile per l'eccessivo sbalzo cronologico fra i due personaggi: C. infatti è della prima metà del sec. XI, mentre Cacciaguida è senz'altro del XII. Per l'intera questione v. Cacciaguida; Corrado III; Crociata.