Còsimo III granduca di Toscana. - Primogenito (Firenze1642 - ivi 1723) di Ferdinando II. Salì al potere nel 1670. Educato dalla madre Vittoria della Rovere a un fervido pietismo religioso (donde molteplici manifestazioni esteriori di religiosità e la posizione predominante concessa al clero/">clero) e sposato a Margherita Luisa d'Orléans, la sua tormentata vita coniugale favorì l'innato temperamento abulico, che gli fece abbandonare a cortigiani non sempre capaci la direzione degli affari. Vanitoso e fastoso, tenne soprattutto all'esteriorità e per ottenere il trattamento regio accentuò la propria subordinazione alla casa d'Austria e sposò la figlia Anna Ludovica all'elettore palatino Giovanni Guglielmo. I suoi ultimi anni furono tormentati dal problema della successione.
Granduca di Toscana (Firenze 1642-ivi 1723). Primogenito di Ferdinando II. Salì al potere nel 1670. Educato dalla madre Vittoria della Rovere a un fervido pietismo religioso (donde molteplici manifestazioni esteriori di religiosità e la posizione predominante data al clero) e sposato a Margherita Luisa ...
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 30 (1984)
Nacque a Firenze il 14 agosto 1642 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere figlia di Federico Ubaldo duca di Urbino. Se il battesimo avvenne subito dopo la nascita, "le cerimonie e preci solenni solite farsi in tal funtione battesimale" - scrive un biografo di COSIMO III de' Medici, granduca ...
Primogenito di Ferdinando II de' Medici e sesto granduca di Toscana, nato il 20 dicembre 1639. Educato dalla madre Vittoria della Rovere a un fervido pietismo religioso, ebbe la mala ventura di essere unito in matrimonio a diciannove anni, per ragioni politiche, con Margherita Luisa d'Orléans, nipote ...
còṡimo2 s. m. [dal nome di Cosimo I de’ Medici (1519-1574)]. – In numismatica, grosso d’argento fatto coniare a Firenze da Cosimo I, del valore di 13 soldi e 4 denari.
còṡimo1 agg. [prob. dalla festa di s. Cosma (o Cosimo), 26 settembre]. – In agricoltura, pero cosimo1, specie di pero con grossi frutti (detti, a loro volta, pere cosime) che maturano verso la fine di settembre.